Fin dalla sera precedente, i Gleeks, arrivati anche dall’estero, hanno invaso la Cittadella del Cinema di Giffoni in attesa della protagonista assoluta della loro serie tv preferita, Lea Michele. Ed è proprio a questi ragazzi che l’attrice italo-americana dice: «Li capisco: anche se per la mia generazione è più semplice avere contatti con i propri idoli grazie ai social network, resta sempre un’emozione vederli. Ho pianto quando ho incontrato per la prima volta Barbra Streisand», idolo di Rachel Berry in Glee, ma anche di Lea nella vita reale. «Vorrei essere – conclude – per loro quello che Barbra è per me: grazie a lei sono qui, lei che ha aperto la strada alle donne protagoniste nel mondo dello spettacolo».
In “Glee”, che andrà in onda su Sky Uno in autunno con la sesta e ultima stagione di 13 puntate, Lea Michele interpreta infatti Rachel Berry, metafora della rivincita degli “svantaggiati”: all’inizio della storia la talentuosa liceale con il mito di Barbara Streisand era un’emarginata sociale, una “loser”. Con l’aiuto di altri compagni disadattati e di un professore anticonformista inizia a prendere coscienza delle sue doti artistiche e conquista il palcoscenico, oltre che il cuore del ragazzo più popolare della scuola, Finn (interpretato da Cory Monteith, tragicamente scomparso a 31 anni, la scorsa estate, e suo partner nella realtà).
«I miei colleghi di set, nonostante tutto – spiega l’attrice – sono diventati la mia famiglia, li considero fratelli e sorelle. Mi dispiace che stia tutto per finire, ma nel frattempo ho debuttato con il primo album Louder, su cui ho lavorato per un anno e mezzo, sto preparando il secondo, ho scritto un romanzo ispirato alla mia vita Brunette Ambition e sono già all’opera sul seguito, in uscita all’inizio del 2015. È una specie di manuale con le risposte per riscoprire se stessi e le dritte su come inseguire i propri sogni».
L’esperienza del Festival ha totalmente incantato l’artista: «So che mi stavate aspettando da tempo, questo ha significato tanto per me, mi avete aperto il vostro cuore e vi ringrazio. Questo è il viaggio più bello della mia vita. L’Italia, poi, non solo mi piace, ma la adoro e i fan italiani sono i più carini, gentili e affettuosi del mondo e lo dico con cognizione, perché per lavoro ho girato tutto il mondo». Magari potrebbe pensare di tornare: del resto lei ha origini nel Bel Paese. I nonni vengono da Roma e anche da Napoli: «Sono molto orgogliosa – aggiunge ¬ di essere italiana. Con la mia famiglia abbiamo mantenuto anche alcune tradizioni, come il pranzo della domenica tutti insieme. E poi tutti i miei cugini si chiamano Lorenzo, Giorgio, Antonio. È proprio grazie alla mia famiglia che riesco a mantenere i piedi per terra, perché per loro sono sempre e solo Lea. Spero di tornare in Italia la prossima estate per il tour del mio prossimo album. Il mio grazie più grande va a “Glee” e ai fan che hanno cambiato la mia vita totalmente: ci tengo ad essere qui con voi per farvi vedere la vera me, perché spesso sui giornali non si vede fino in fondo la persona che c’è dietro l’artista mentre io, grazie agli insegnamenti profondi della mia famiglia, mi auguro di restare sempre fedele a me stessa e con i piedi per terra».
Stessa atmosfera di suggestione e trepidante attesa anche nella Sala Truffaut dove la Michele ha incontrato le centinaia di giurati e ha commentato il tema della 44esima edizione del GFF, “Be Different”: la ricchezza della differenza è peraltro il tema portante proprio di Glee. «Mi sono sempre sentita – dice l’artista – diversa dagli altri, fin da quando ero ragazzina. I miei compagni non condividevano i miei interessi, non volevano fare quel che io invece sognavo. Ma io sono sempre stata orgogliosa di quel che sono».
Anche con i giurati ha sottolineato quanto il cast di Glee sia importante per lei. «Non posso svelarvi molto sulla trama, ma sono contenta perché per Rachel ci sarà il finale che ho sempre desiderato. Non oso immaginare l’ultimo giorno di riprese: siamo diventati una vera famiglia. Sarà difficilissimo».