Metti una sera d’estate su una terrazza che affaccia sul mare, metti delle straordinarie voci femminili che fanno ricordare le sirene ammaliatrici che abitavano il mare in questione e il gioco è fatto! Parte con le SesèMamà il festival Femin’arte unico nel suo genere in Italia, gemellato con quello che si svolge annualmente in Corsica e che prevede la partecipazione esclusiva di cantanti e musiciste donne. Il programma voluto da Tabacchini e ricco di spunti e generi musicali differenti ha in serbo un viaggio musicale davvero trasversale, dalla musica classica napoletana di Francesca Rondinella e Giosi Cincotti il 18 a quella popolare etno del Cilento di Piera Lombardi il 20 al duo swing italianapoletano delle Ebbanesis il 22. Intanto ieri il festival è partito con queste quattro straordinarie artiste che vengono da quattro differenti e consolidati vissuti musicali, insieme soltanto dal 2016 hanno deciso di mettere in comune le reciproche passioni e così il loro repertorio è divenuto composito, spaziando con disinvoltura dalla musica brasiliana a quella araba e così via. Una ricerca musicale attenta e rispettosa delle mille sfumature vocali delle singole componenti e una mescolanza di strumenti musicali differenti che ognuna di loro suona con grande ritmo. Da Siente sié scritta da Fabiana Martone a Jesce altro canto napoletano ma di gusto irlandese scritto da Annalisa Madonna. Poi si passa in brasile con Lòro un pezzo dedicato ad un pappagallo sempre scritto dalla Martone e Carinoso un assolo di Brunella Selo, poi un canto in sette lingue della tradizione ebraica in assolo di Annalisa Madonna e l’omaggio a Pino Daniele con l’assolo di Fabiana Martone in Bella ‘mbriana. Magica la cover di Noah Mishaela e l’Epitaffio di Sicilio del II sec. A.C. considerato il componimento più completo e antico mai ritrovato su antica stele. Idiomi plurimi in Afrika e in Les entreilles e per concludere in bis Senza Paura rielaborata in italiano da Sergio Bardotti di un brano di Toquino e Vinicius de Moraes. Assolo di piano anche per la quarta componente del gruppo, la pianista Elisabetta Serio che canta non in voce ma attraverso le dita. Sulla copertina del loro disco sono rappresentate in versione fumetto colorato, ognuna collegata ad un elemento di natura e ad un animale guida.
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