In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ieri 25 novembre 2014, l’etichetta discografica Narciso Records ha rilasciato l’album d’esordio della formazione catanese tutta al femminile: le “Malmaritate”.
Il disco si intitola “Ognuno havi ‘n sigretu”. Già al primo ascolto viene da pensare che di segreti le donne ne abbiano sempre uno in più.
Tante le collaborazioni presenti nei brani: tra le ospiti troviamo Nada, Claudia Gerini, Donatella Finocchiaro e la stessa Carmen Consoli che chiude duettando con le Malmaritate proprio nel brano omonimo al titolo dell’album.
La cantantessa siciliana ha scommesso sull’anima di queste donne e, a mio avviso, non poteva fare un azzardo migliore. Tradizione e sperimentazione sono alla base di questo lavoro. Si resta coinvolti e imprigionati da suoni che sembrano rievocare un passato realmente vissuto ma che, allo stesso tempo, sembra essere un futuro solo immaginato.
Il nome del gruppo inoltre non è a caso: nel Medioevo, il termine Malmaritata si utilizzava per indicare una donna disillusa da un amore forzato o sbagliato. Le canzoni scelte per questo primo lavoro cantano delle difficoltà delle donne. Si raccontano storie di donne considerate semplici proprietà prima del padre e poi del marito, così come si racconta di patimenti ma anche poi di emancipazioni.
Tutte le tracce però, nonstante tutto, nella loro singolarità e poi molteplicità, sono continui inni alla donna.
Il dialetto siciliano unito alle sonorità usate dalle donne di “Ognuno havi ‘n sigretu” fa venir voglia di ballare. Questo disco parla ad ogni singola molecola che compone il nostro corpo. Nota dopo nota esplode una crescente passione che si trasforma infine in libertà.
I segreti nascosti molto spesso tra le buie mura domestiche vengono illuminati dalle speranze racchiuse in quest’album di musica che non può essere semplicemente definita “popolare”.
“Ognuno havi ‘n sigretu” è un disco simile a un labirinto, uno di quei lavori che non si riesce a racchiudere in poche righe e che è necessario assaporare un po’ alla volta.
Undici tracce che racchiudono non tanto l’universo femminile, ma una delle chiavi per poter provare a capire come esplorarlo. Esplorare un mondo in cui perdersi.
Le Malmaritate, supportate dalla cantantessa siciliana, sono la dimostrazione tangibile di una constatazione fatta da un grande compositore più di duecento anni fa: “La musica? È donna.”
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