Al Teatro Nuovo di Napoli debuttano le Ebbanesis con Bek Steig ideato, scritto, recitato e cantato da Viviana Cangiano e Serena Pisa, diretto da Angela Grimaldi; una produzione Ente Teatro Cronaca (in scena fino a dom. 22 dicembre).
Era il 2017 quando Viviana Cangiano e Serena Pisa diedero vita al duo comico/canoro partenopeo delle Ebbanesis, caricando su piattaforme digitali dei video in cui mostravano il loro straordinario talento vocale e la loro irresistibile simpatia nel tradurre in napoletano le hit internazionali di maggior successo. In soli sette anni, dopo milioni di visualizzazioni, due spettacoli teatrali di successo (Serenvivity e Transleit), ospitate in vari programmi televisivi, tournée estere in Corsica, Germania, Russia, Svezia, Portogallo, Albania e Arabia Saudita, riconoscimenti (il videoclip della loro Pe’me, scritta da Alessio Bonomo è stato premiato come miglior video ai Los Angeles Movie Awards e candidato ai Miami Film Awards) e primati (sono state le prime donne provenienti dall’Italia ad esibirsi in un luogo pubblico a Riad), ritornano al teatro con un nuovo spettacolo, Bek Steig. Scritto come si pronuncia, il titolo ci introduce nel back-stage di un teatro e ci mostra, come fossero spiate attraverso il buco della serratura, le due artiste in un camerino, in quel tempo fatto di preparazione, intimità, goliardia, confidenze, incomprensioni, chiarimenti, idee, concentrazione, che di fatto precedono il concerto in pubblico. A far da colonna sonora ai vari momenti, alcune chicche come La Solitudine di Laura Pausini (dove Marco se n’è andato in circumvesuviana), Bohemian Rhapsody dei Queen e Billie Jean di Michael Jackson, dove il presunto figlio della ragazza e del cantante offre spunti di pettegolezzi infiniti alle capere nostrane. «Ci è sempre piaciuta – spiegano Viviana Cangiano e Serena Pisa – l’idea di raccontare al pubblico le sensazioni che si provano quando poi bisogna fare i conti con il palcoscenico, qualunque fosse lo stato d’animo di quel momento della nostra vita. Ci piaceva raccontare alla nostra maniera di teatro-canzone le dinamiche della vita quotidiana di una cameretta con quella artistica del camerino di un teatro. Inoltre sentiamo l’esigenza di staccarci dalla postazione fissa che ha caratterizzato i nostri precedenti spettacoli, per creare oltre al dinamismo sulla scena, un inedito contatto ancor più diretto con gli spettatori».
Ne scaturisce un’ora e mezza quasi (compresi i gustosissimi bis) di divertimento puro, sano, mai volgare da cui si esce con tanto buonumore e voglia di cantare. Il repertorio delle due protagoniste – al pari del loro talento – è vasto e spazia dalle canzoni classiche napoletane alla canzone sanremese fino a giungere a masterpiece rock e pop d’oltremanica e d’oltreoceano. La duttilità canora del duo, in cui si armonizzano splendidamente canto e controcanto, le avvicina a mostri sacri della tradizione italiana del livello delle Lescano e dei Cetra. La loro fisicità così marcata e diversa si amalgama altrettanto felicemente in coreografie che rendono la pietanza principale ancor più appetitosa. Se si vuole ridere in maniera spensierata e intelligente, questo piccolo gioiello non può mancare nel carnet di spettacoli di questo Natale.