È un’attrice brillante e versatile Anita Zagaria e la sua vocazione per il cinema le permette di interpretare ruoli impegnati e differenti, passando con singolare capacità attoriale dalla commedia al genere drammatico. Attualmente la stiamo apprezzando in Brennero, la serie tv prodotta da Cross Productions e diretta da Davide Marengo e Giuseppe Bonito e ne I Fratelli Corsaro diretta da Francesco Miccichè.
In Brennero, la serie in onda su Rai 1, interpreta il Procuratore Capo Luisa Lopez, una donna razionale che non si fida delle capacità investigative della giovane PM Eva Kofler. Una donna autoritaria ma che in seguito cambierà opinione.
È una donna di potere che conosce la giovane sostituta procuratrice da quando era una bambina. Ma per il ruolo che riveste e per le funzioni che svolge, non può manifestare emozioni. Posso anticiparvi solo che nei prossimi episodi vedremo qualche dimostrazione di affetto nei confronti di Eva.
Come ha vissuto questa esperienza sul set di Brennero?
Bene. Le attrici erano tutte carine, e con Elena Radonicich c’era un rapporto amichevole. Su un set respirare un clima favorevole è fondamentale. Puoi anche non diventare amico, ma occorre che si crei un’atmosfera conveniente ai personaggi e soprattutto è indispensabile che ci sia feeling. E sul set di Brennero c’era feeling, grazie anche ai due registi Davide Marengo e Giuseppe Bonito, delle persone straordinarie. Brennero è singolare, sono contenta e soddisfatta di aver fatto parte di questo progetto. La serie si contraddistingue per la sua ambientazione nordica e cupa, i personaggi hanno scarsa emotività. Ed uno dei motivi è la tematica affrontata, la convivenza non facile tra quelli di lingua italiana e quelli di lingua tedesca. È un giallo originale che richiede un’attenzione maggiore da parte del telespettatore, non solo per il bilinguismo, ma anche per la storia complicata e contorta. È stato gratificante ed il mio ruolo nella storia si scoprirà essere più importante di quanto non sembri.
Nella serie in onda su Canale 5 I fratelli Corsaro interpreta Antonia Corsaro, la madre di Roberto e Fabrizio, una mamma siciliana affettuosa. Quanto l’ha entusiasmata?
Molto. Antonia è una mamma meridionale, come me che sono napoletana. Nella serie interpreto una mamma siciliana premurosa, un personaggio che mi ha permesso di mostrare emozioni. Sul set c’era sintonia tra noi, ed ottimo era il rapporto con Beppe Fiorello e Paolo Briguglia, con il mio amico Maurizio Marchetti e con il regista Miccichè. Poi stare a Palermo è bellissimo, sembra di girare a Napoli. Pensa sono andata al mare a novembre.
Dal 1998 al 2011 è stata una delle protagoniste di Un Medico in Famiglia. Che ricordi custodisce?
Ho dei ricordi meravigliosi. Quella era una grande famiglia. I bambini li abbiamo visti crescere, come Eleonora Cadeddu, cioè Annuccia, una bambina con un grande talento. Sono trascorsi tanti anni ma resterà nel cuore.
Nel corso della sua carriera artistica ha interpretato numerosi ruoli. A quali si sente legata?
Sono legata al film La scuola di Daniele Luchetti, tra noi attori è nata un’amicizia, che ancora dura, in particolare con Gea Martire e con Roberto Nobile scomparso due anni fa. Un altro ruolo che ho amato è stato quello della mamma di Don Giuseppe Diana, interpretato da Alessandro Preziosi, nel film per la tv Per amore del mio popolo, una storia che meritava di essere raccontata. E sono affezionata al ruolo della madre di Mosè nel film Moses, con lo straordinario Ben Kingsley. Di recente poi ho recitato nell’ultima puntata de Il commissario Ricciardi, ero una duchessa napoletana. Ed ancora lo scorso anno nel film Quando di Walter Veltroni, ero un’anziana malata di Alzheimer, protagonista di una scena significativa. Nel corso della mia carriera ho lavorato con Nanni Loy, Giuseppe Tornatore, Ettore Scola, da ognuno ho imparato qualcosa, grandi registi che rappresentano un pezzo di storia del cinema italiano.