L’assalto, un Incubo (Baskin: Karabasan), l’horror rivelazione del giovane regista turco Can Evrenol, domenica 3 luglio sarà presentato alla V edizione del Film Festival Turco, presso la Casa del Cinema (ingresso libero).
Il film racconta di una pattuglia di cinque poliziotti che devono raggiungere in grande affanno una cittadina sperduta dove occorrono rinforzi urgenti. Arrivano in un edificio abbandonato, un’antica stazione di polizia ottomana, ignari che quella sarà la loro ultima missione perché dietro “quella porta” si spalancherà l’inferno, nel senso letterale della parola. Dal reale ci si addentra nel surreale e questa intermittenza di piani confonde le acque e i pensieri dello spettatore. Guardando le scene del film di Can sembra di sentire l’odore acre di muffe e di sangue rappreso, gli ingredienti più efficaci nella messa in scena di quella truculenta versione dell’horror detta Splatter, vera delizia per quel vasto pubblico che dal cinema si aspetta che lo inchiodi, immobilizzato, ai braccioli delle poltrone. Per i meno fanatici del genere, la pellicola turca offre anche degli spunti ironici che offrono un po’ di sollievo. Non mancheranno citazioni dai maestri internazionali dell’horror, un genere abbastanza frequentato nella recente cinematografia turca. L’assalto, un Incubo (Baskin: Karabasan) è nato come cortometraggio, partecipando a diversi festival in giro per il mondo. Il caso scoppia al Festival di Toronto dove mette in fibrillazione il regista Eli Roth – tra i nuovi capofila del genere e membro della ristretta cerchia dei Tarantino boys – che ne rimane talmente colpito da volersi fare garante per lo sviluppo in lungometraggio. In effetti Baskin, L’assalto, un incubo è diventato un film di successo distribuito in moltissime parti del mondo e lo sarà presto anche in Italia.
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