È stato presentato in anteprima mondiale alla Berlinale “Land”, il terzo film diretto dal regista iraniano Babak Jalali, con Rod Rondeaux, James Coleman, Michele Melega, Florence C.M. Klein, Wilma Pelly, Georgina Lightning, Antonia Steinberg, Andrew J Katers, Griffin Burns, Mark Mahoney, Thomas R. Baker.
«Mi hanno da sempre affascinato le comunità perdute e le terre da tempo dimenticate – dice il regista e sceneggiatore Babak Jalali. Con LAND ho voluto raccontare una di quelle comunità, una tribù di Nativi Americani che abita in una delle riserve indiane degli Stati Uniti. L’aspetto che più mi interessava della vita contemporanea nelle Riserve è come questa sia influenzata dal rapporto tra la comunità indiana e quella dei non-indiani (ovvero i bianchi) , sia a livello locale sia nazionale. Questo non è un film documentario. Ovviamente la sceneggiatura è stata scritta dopo ricerche e conversazioni con le persone che vivono in quei luoghi. Ma c’erano domande e questioni che volevo approfondire con questo film, volevo osservare coloro che si barcamenano in una vita, apparentemente, senza speranza. Molti dei personaggi di questo film incarnano questo stato d’animo».
Nella riserva indiana di Prairie Wolf vive la famiglia dei Denetclaw. Li raggiunge la notizia della morte di Floyd, il figlio minore, morto in combattimento in Afghanistan; inizia l’attesa del corpo del ragazzo che deve essere riportato nella riserva per la sepoltura. Wesley, il più giovane dei figli ancora in vita, è un alcolista. La morte del fratello sembra non riguardarlo in alcun modo, l’unico scopo delle sue giornate è procurarsi della birra. Wesley è quotidianamente in contatto con i bianchi che gestiscono i negozi di liquori appena fuori dalla riserva. Quando la già difficile relazione tra le due comunità, i nativi e i bianchi, raggiunge un livello di massima tensione, scoppia una violenza da cui Wesley è direttamente colpito. Raymond, il fratello maggiore, è un ex-alcolista con una moglie e due figli. Nonostante senta una forte responsabilità verso l’intera famiglia, Raymond è troppo impotente e chiuso in se stesso per fare qualcosa per loro. Fino a quando i problemi che affliggono i due fratelli più giovani lo obbligheranno a reagire e a tornare a essere un uomo.