“L’amante fedele” torna in libreria. Il libro di racconti che valse all’autore Massimo Bontempelli il Premio Strega nel 1953, ad oltre sessant’anni dalla prima edizione, ritorna nei negozi. Giornalista e scrittore tra i più originali del Novecento, Bontempelli, morto nel 1960, nei 15 racconti de ‘L’amante fedele’ (pp 283 pagine, euro 15) mostra, da diverse angolazioni la sua idea di letteratura: dalla centralità del mito allo spirito di avventura che guida i suoi personaggi, alla predilezione per i protagonisti femminili. L’amante Fedele è una raccolta di racconti scritti tra il 1940 e il 1946 in cui i temi dominanti, pur essendo diversi, hanno caratteristiche comuni, dalla scrittura alla stesura della storia, caratterizzate sempre da una sorta di scoperta da parte del protagonista. Nella raccolta, c’è anche “L’acqua”, che racconta la fiabesca vicenda di Madina la quale, lasciata la capanna al margine del bosco, conoscerà la città per poi approdare in una comunità a contatto con la natura e, alla fine, troverà la pace solo consegnandosi al ruscello, sulle cui rive era morta la madre dandola alla luce. Tanti i racconti caratterizzati anche da un impegno sociale, ispirati alla solidarietà umana. E della speranza. Infine troviamo racconti dal contenuto cinico. Tra questi vi è L’ottuagenaria, in cui l’anziana capostipite di una famiglia, sul letto di morte, decide di svelare una vita di ipocrisie e convenzioni sociali portando la tragedia in famiglia. Stesso cinismo presente nel racconto L’amante fedele,che dà titolo al libro. Un racconto in cui l’amore eterno giurato per una donna viene in velocemente sostituito dalla passione sfrenata per un’altra. La nuova edizione è pubblicata da Incontri Editrice ed è il decimo titolo della collana Kufferle dedicata alla riproposta di testi e autori del passato. Introduzione curata da Patricia Gaborik drammaturga e storica del teatro.
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