Alessandro Ronca (voce), Alfonso D’Agostino (chitarra), Eugenio Fiorillo (basso), Massimo Vagliviello (chitarra) e Luigi Papale (batteria) sono i LAIN, acronimo di (‘Love And Its Nonsense’, l’amore e la sua insensatezza ).
I Lain, rock band casertana, hanno mosso i primi passi nel mondo della musica, presentando i loro primi brani inediti nelle piazze e in giro per i locali italiani. Nel 2011 l’incontro con Enrico Kikko Palmosi, arrangiatore e coautore dei brani dei Modà, Emma Marrone, Tony Maiello ha cambiato il loro percorso artistico. I 5 ragazzi hanno registrato tre singoli negli studi di RTL 102.5: Aria (Il senso), Un centimetro al giorno e Urla. Nel 2013 arriva il loro album d’esordio dal titolo “Frammenti”. Lo scorso 14 novembre i Lain sono tornati sulle scene con il nuovo singolo “Luna di Porpora”, presentato in anteprima al Lucca Comics in collaborazione con XL di Repubblica. Il brano anticipa l’uscita del secondo lavoro discografico, la cui uscita è prevista nel 2015.
Lain è l’acronimo di ‘Love And Its Nonsense’, l’amore e la sua insensatezza…come siete arrivati a questo nome?
«Siamo arrivati a questo nome in quanto i nostri brani parlano principalmente di amore, di storie che finiscono o di quelle che iniziano, di tradimenti ecc ecc… per l’appunto parlando di amore e della sua insensatezza.»
Parliamo dell’incontro nel 2011 con Enrico “Kikko” Palmosi, collaborazione con che ha portato alla realizzazione di tre singoli “Aria”, “Un centimetro al giorno” e “Urla”…Tre brani che hanno consacrato anche un po’ il vostro lavoro.
«Assolutamente! Siamo orgogliosi di aver potuto lavorare con Kikko, Sabatino Salvati e Marco Barusso. Sono un team assolutamente geniale, di altissimo livello, e sono sempre pronti a sfornare idee geniali ed a far uscire lavori ineccepibili.»
I tre lavori hanno anticipato l’uscita del vostro album d’esordio nel 2013 Frammenti, un album che racchiude le vostre emozioni, le vostre esperienze raccontate in maniera semplice senza cadere nel banale. Quale sarà l’idea del prossimo album?
«Il prossimo album sarà all’insegna della “sperimentazione”. Difatti i 2 singoli che lo precedono “Occhi Chiusi” e
“Luna di Porpora” uniscono le classiche sonorità degli strumenti analogici rock, quali chitarre, basso e batteria, ad un insieme di pad, loop, special digitali. Noi crediamo fortemente in questa unione tra “Rock e Synth”.»
Il 14 novembre è uscito “Luna di Porpora” presentato in anteprima al Lucca Comics in collaborazione con XL di Repubblica…
«Ragazzi, che esperienza! Innanzitutto vogliamo ringraziare ancora una volta XL di Repubblica per la pubblicazione a sorpresa sul loro sito ufficiale! e poi c’è il capitolo Lucca Comics. Il palco era davvero posizionato bene, molto grande, strumentazione di prima scelta, l’atmosfera incandescente ma soprattutto il pubblico calorosissimo! Ringraziamo inoltre i ragazzi dell’Umbrella Italian Division che ci hanno “difeso” da un attacco zombie durante la nostra esibizione.»
Qual è il vostro rapporto con i fan e i social network?
«I fan sono la nostra ragione di esistere, senza di loro saremmo nulla! Spesso è proprio da storie che ci raccontano od esperienze che nascano i nostri testi. Inoltre il calore e l’affetto che ci riservano ad ogni live, presentazione, o video è ineccepibile! Per quanto riguarda i social network, noi crediamo fermamente che siano d’obbligo per tutti gli artisti, non solo per diffondere la nostra musica e fare promozione, ma prima di tutto per rimanere in contatto con i nostri fan!»
Diversi sono i live che vi hanno visto protagonisti di molte piazze e locali italiani. Che genere di “spettacolo”, se così vogliamo definirlo, proponete durante i vostri concerti?
«Lo spettacolo che proponiamo deve rigorosamente seguire degli standard: mai essere noioso, mai durare più del dovuto, e sopratutto, deve essere coinvolgente! Difatti intervalliamo i nostri brani con alcune cover famose, ovviamente riarrangiate in stile LAIN. Poi spesso sono i fan il motore dello show: quando hai tante persone che conoscono i tuoi brani e li cantano a squarciagola, tutto diventa più facile.»
Siete una band di cinque elementi proveniente da Caserta. Quali sono le difficoltà che avete riscontrato dagli inizi ad oggi?
«Grossissimi problemi non ne abbiamo, se non quelli legati alla vendibilità del progetto, nel senso che, tra questo periodo di crisi che sta attraversando la musica, e quello Nazionale, non è mai facile organizzare serate sia con locali piccoli, grandi, o nelle piazze. Ma noi non ci arrendiamo MAI e troviamo sempre una soluzione che si comoda per tutti.»
Siete aperti alle collaborazioni con altri artisti e alle contaminazioni con altri musicali?
«Assolutamente si. La musica si è sempre evoluta nel corso dei secolo e riteniamo fortemente che debba continuare a farlo.»
Quali sono i vostri riferimenti musicali, sia per quanto riguarda la musica italiana ma anche quella internazionale?
«Diciamo che il nostro riferimento musicale primario proviene principalmente dall’altra parte del mondo. Ci ispiriamo fortemente ai gruppi rock americani quali Nickleback, 30 seconds to mars.»
Le difficoltà di un gruppo, molto spesso sono le divergenze di opinioni. Nel vostro gruppo c’è una sola mente oppure cercate di riunire quelle che sono le idee di ognuno di voi?
«Noi siamo un gruppo molto compatto, molto coeso, molto sistematico. Difatti sistematicamente ad ogni riunione volano sedie, penne e quant’altro! Scherzi a parte, è ovvio che ognuno abbia le sue idee e le sue opinioni, ma, come diciamo noi, ognuno di noi vale un 20% del totale. Quindi una soluzione, anche se in piccoli “frammenti”, la si trova sempre.»
Quali i vostri prossimi progetti?
«Innanzitutto, finire il secondo album. Poi chissà, magari qualche collaborazione, ma per adesso non sveliamo nulla a riguardo.»