Al Teatro Brancaccio di Roma si è esibita la Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini ne “Il lago dei cigni” il celebre spettacolo con le musiche di P.I. Chaikovskj per la coreografia di Luigi Martelletta.
Il balletto racconta di una favola tedesca, nella quale il principe Siegfried deve trovare moglie e la madre chiede a lui di sceglierla tra le ragazze invitate alla festa di compleanno. Il giorno prima, però, il principe con gli amici, va a caccia e nella foresta, dove scoprono dei cigni bellissimi. Questi non sono uccelli, ma donne vittime di sortilegio che di giorno sono cigni e di notte riprendono le sembianze umane. Ai giovani viene raccontato tutto dalla loro regina, Odette, bellissima ragazza della quale si innamora Siegfried che la invita al ballo. Al ballo, però si presenta anche il mago Rothbart con la figlia, trasformata in Odile, che ha le sembianze di Odette. Odile con l’inganno fa innamorare il principe che la presenta alla madre come futura sposa.
Il balletto negli anni ha avuto molte varianti e anche diversi finali. Quello presentato al Teatro Brancaccio, che vede la coreografia di Luigi Martelletta, ha avuto un allestimento particolare. Il coreografo desiderava metterlo in scena con una sua personale visione e lo ha fatto grazie alla Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini. Il coreografo, che è stato per anni primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma e di tanti altri teatri d’Europa, ha allestito uno spettacolo stilisticamente più snello e vivace, eliminando quelle parti pesanti e noiose, che ormai, per la visione della danza moderna, restano inutili.
Il tutto per snellire lo spettacolo e renderlo un prodotto moderno, lasciando però, le figure e le musiche principali, quali i cigni, la danza spagnola, la danza russa, il valzer, i passi a due, e molto altro, che arricchiscono e rendono suggestivo questo balletto. Martelletta si distingue nei suoi lavori, proprio per queste sue trasformazioni, proponendo al pubblico uno spettacolo vivo e attualissimo.
Il corpo di ballo facente parte della compagnia, si è espresso con ritmi, movimenti adeguati, mostrando le caratteristiche e anche la bravura dei suoi componenti, anche se in alcuni movimenti non sempre perfetti. Un gruppo di ballerini che hanno offerto, uno spettacolo piacevole, nuovo, ricco di colori e accompagnato da una versione stilistica che sicuramente continuerà a far parlare di sé, poiché i puristi della danza storcono il naso, ma gli altri, invece, si appassionano a questo nuovo stile del balletto classico.