LA VITA CHE SEI. 24 MEDITAZIONI SULLA GIOIA (BUR Rizzoli) è il libro che segna l’esordio di BARBARA POZZO (moglie di Luciano Ligabue). Il libro oltre ad essere al 3° posto e segnalato tra le novità più interessanti nella classifica “Meditazione e focalizzazione” di Amazon, da tre settimane dall’uscita è già in ristampa la terza edizione.
“La vita che sei” è frutto dei 30 anni di esperienza di Barbara Pozzo come terapista corporea. Non è un manuale su come raggiungere la felicità e neanche una lista di buoni consigli da mettere in pratica. Semplicemente è una proposta di meditazione, intesa come spunto su cui fermare l’attenzione, un percorso di consapevolezza che può facilitare la conoscenza di noi stessi.
24 capitoli in cui la Pozzo mette a nudo la sua anima, raccontando pensieri raccolti nel corso della vita, attraverso le sue esperienze personali, ma anche quelle dei suoi pazienti, che come li definisce l’autrice, sono stati i suoi maestri assoluti.
Quando e come hai raggiunto la consapevolezza di voler condividere riflessioni, il tuo concetto di vita con gli altri? Chi o cosa ti ha spronato nel farlo?
«L’idea di condividere con glia latri queste riflessioni alle quali sono giunta e che ci sto lavorando una vita e continuo a lavorarci, è nata qualche anno fa. Nel 2011 ho fondato un portale somebliss, da quel momento è nata un po’ la voglia di mettere a disposizione degli altri quello che era il raccolto di trent’anni di lavoro come terapista. I miei pazienti sono stati i miei maestri assoluti. A un certo punto della mia vita mi è venuta voglia di condividere, di mettere a disposizione quello che avevo visto funzionare per andare in una direzione di benessere profondo. Da questo concetto è nata anche l’idea del sito, uno spazio che si occupa di anima e corpo in senso di benessere profondo. Lavorando appunto sul portale, devo dire che più volte mi è sfiorata l’idea di scrivere un libro. A contattarmi è stata la casa editrice Rizzoli, chiedendomi se avevo intenzione di scrivere qualcosa che andasse al di là del blog. Quindi, mi sono ritrovata a chiedermi se questo era il momento giusto di scrivere un libro contenente tutti i pensieri che avevo dentro. E devo dire che mi è sembrato lo sprone giusto per partire.»
Le parole che continuamente ripeti nel tuo libro sono Universo e Amore. A ognuna di queste parole dai un significato profondo. Entrambe viaggiano sullo stesso binario, non possono fare a mena l’una dell’altra… la legge dell’Universo è l’Amore.
«”Universo” l’ho scelto proprio perché è un termine che prescinde da tutte le etichette che possono esserci quando si parla di spiritualità e di anima. A prescindere da chi siamo nel quotidiano, dai ruoli che abbiamo, dall’orientamento politico e religioso, Universo è una parola che coinvolge tutti e che racchiude tutto quello che c’è senza etichettarlo con una denominazione ben precisa. È una parola che amo molto e che ho scelto proprio per questo. “Amore” perché credo che sia la forza, l’energia che muove tutto. Per quanto possa sembrare forse un po’ troppo romantico parlare di amore in questi tempi, che ci piaccia o meno, tutti in fondo in fondo è proprio l’amore che cerchiamo, proprio perché è la forza vitale primaria, senza la quale non saremmo qui.»
L’hai scritto di getto oppure ti sei presa del tempo?
«Nel momento che ho iniziato a scrivere ho dovuto fare un lavoro anche di selezione perché il materiale era tanto. È stato scritto di getto, ho messo giù tutto quello che sentivo. Il contenuto del libro è la mia anima.»
Questo è il tuo primo libro. Pensi ce ne saranno altri? Come consideri questa esperienza?
«Il primo è uscito da poco è mi sta dando molte soddisfazioni. La scrittura è un mezzo espressivo che a me piace tantissimo, quindi potrebbe essere che vada avanti per questa strada. Non te lo so ancora dire, ma spero di sì!»
All’interno de LA VITA CHE SEI, si parla anche di ricerca della felicità. Cos’è veramente la felicità?
«Nel libro c’è un capitolo dedicato proprio a questo. Felicità, ritengo sia un termine meraviglioso. Se ci poniamo come obiettivo quello di essere felice, il risultato a sua volta diventa difficile da raggiungere. Ma è difficile proprio perché la felicità, intesa come felicità vera e propria, è uno stato di grazia transitorio. Non è possibile essere felici costantemente. La felicità è una condizione che elimina qualsiasi accezione negativa. Nel libro faccio una distinzione tra felicità e gioia. La gioia è una condizione assolutamente costante nella nostra vita e può essere un po’ il filo conduttore. Non perché si deve essere sempre col sorriso sulle labbra, a ridere e scherzare, ma perché in un certo senso, per me, la gioia è sinonimo di vita, di forza vitale che ci sostiene e che c’è sempre. La gioia è possibile che sia presente costantemente nella nostra vite perché è come un contenitore che accoglie tutto quello che c’è, anche le cose negative come la rabbia, il dolore, la tristezza, il nervosismo. Sono tutte condizioni che stanno all’interno della gioia. È importante per me fare questa distinzione altrimenti l’obiettivo della felicità diventa davvero difficile.»