Il Teatro Augusteo di Napoli si veste di r&b, soul e pop con “La via del successo”, in scena fino al 10 aprile. Il musical è scritto da Tiziana D’Anella e Lena Sarsen, diretto da Enzo Sanny, con la straordinaria interpretazione di Amii Stewart, accompagnata da altre due voci singolari quali Lucy Campeti e Francesca Haicha Tourè.
Lo spettacolo trae ispirazione dalla famoso trio vocale femminile “The Supremes”, molto in voga negli anni ’60, con una colonna sonora formata da brani che hanno contraddistinto un’epoca. Il trio, con Diana Ross, ha raggiunto i vertici delle classifiche Billboard Hot 100 ed r&b con ben 12 singoli, raggiungendo il merito come gruppo di maggior successo commerciale della Motown.
“La via del successo” prende in considerazione diversi punti della carriera epocale del gruppo. Tra gli anni ’60 e ’70, Karen (Amii Stewart), Mary (Lucy Campeti) e Frenchie (Haicha Touré) – in una scuola di Detroit – studiano per portare avanti il loro sogno di mettere in scena uno spettacolo musicale. Grazie ai contatti di Frenchie riescono ad arrivare a New York per incontrare Martin Thomas (Will Weldon Roberson), il più importante manager di musica afroamericana, che crede nel loro talento e organizza un concerto nel prestigioso Saint James Theatre di New York. Alla serata sarà presente Roger Peterson (Jean Michel Danquin), presidente della Dolly Records, che le ingaggia per un contratto discografico. Da qui ha il via alla loro carriera.
Amii Stewart, Lucy Campeti e Francesca Haicha Tourè – con momenti di recitazione, ballo e naturalmente musica – portano in scena alcuni momenti salienti della carriera del famoso gruppo. Il loro nome nello spettacolo musicale diretto da Sanny è Dream Sister’s, che riprende in parte il titolo dell musical del 1981 “Dreamgirl” e il film di Bill Condon del 20016, entrambi ispirati alla storia delle tre star. Nel musical sarà presente anche un altro personaggio, il giornalista Alan Coleman (Sergio Muniz), che le ospita anche nel suo salotto televisivo e le accompagna all’ascesa verso il proclamato successo.
Per rispettare la tradizione del classico musical americano, il regista ha voluto dare spazio al ballo (con 4 ballerini che eseguono le coreografie Jean Michel Danquin), alla grande orchestra dal vivo – composta da 12 elementi – e naturalmente alle canzoni, che restano fedeli alla versione originale, con degli arrangiamenti curati dal Maestro Marco Tiso.
Sono ben 26 i brani in scaletta, tutti noti al grande pubblico. Tra questi “Listen”, “Think”, “I’m telling you”, “You can’t hurry love”, “Stop! In the name of love”, “I feel good”, “Soul man” e “Joyful Joyful”. Grande sorpresa per i fan di Amii Stewart, che a metà spettacolo propone la sua “Knock on wood”, canzone scritta da Eddie Floyd e Steve Cropper, interpretata da diversi artisti quali David Bowie, Eric Clapton, ma portata al successo dalla stessa Stweart. Altro momento musicale intenso e significativo nella storia delle Supremes” è il loro viaggio a Londra nel novembre del 1986 quando il loro singolo “Baby Love”, si classifica al primo posto, segnando l’esordio come primo gruppo femminile a raggiungere i vertici della classifica inglese. Il brano, interpretato nella versione originale da Amii Steward, Lucy Campeti e Francesca Haicha Tourè, trascina il pubblico in un vortice di emozioni.
Un grande plauso va al regista, Enzo Sanny, che ha saputo allestire uno spettacolo musicale in perfetto stile americano, selezionando un cast straordinario e vincente. «L’ho creato con l’idea del classico musical americano, lasciando tutte le canzoni in originale, lasciando la storia. Per questo devo ringraziare gli interpreti, poiché non è facile mettere in piedi un musical del genere. Oggi tutti cantano, ballano e recitano, ma bisogna vedere in che modo lo fanno. In questo spettacolo abbiamo sei personaggi che hanno tutte e tre le caratteristiche. Grazie a loro sicuramente sarà un grande successo».
In forma smagliante e con una voce che non ha nulla da invidiare a Diana Ross – personaggio che interpreta nel musical – Amii Stewart incanta e coinvolge il pubblico in sala. «Diana Ross è per me un mito. Da parte mia non ci sono imitazione del suo personaggio. Noi con “La via del successo” raccontiamo la storia delle Supremes. Credo che la sua figura sia stata fondamentale, soprattutto quando in America c’erano problemi di razzismo negli anni ’60. Grazie ad artisti come lei è stato più facile per gli altri artisti di colore farsi strada nel mondo della musica. Mi sento onorata di poter raccontare la sua storia». E sempre parlando della sua esperienza in “La via del successo” Amii continua – «Stare sul palco con questi bravissimi artisti è una cosa bellissima perché non è facile trovare delle persone che sono sulla stessa lunghezza d’onda, anche mentale, con la stessa voglia, la stessa fame, con lo stesso desiderio di fare un buon lavoro, senza prevaricazione, senza protagonismo. In questa compagnia stiamo bene insieme, siamo in perfetta sintonia tra di noi. Quando si lavora delle ore insieme è importante che ci sia una certa sintonia e un rispetto reciproco. È davvero straordinario stare sul palco con loro».
Anche Lucy Campeti che nel musical interpreta Mary parla della sua esperienza lavorativa con molto entusiasmo: «Abbiamo lavorato da subito con grande sintonia, cercando il nostro equilibrio. Abbiamo cercato di costruire anche un po’ su noi stesse, di adattare questa storia al nostro personale modo di essere, anche caratterialmente. C’è stato dato un testo, che noi abbiamo preso e cercato di leggere a modo nostro. Ed è reale anche la serenità, la gioia di star bene insieme, che cercheremo di trasmettere al pubblico».
“La via del successo” resta in scena al Teatro Augusteo fino al 10 aprile. Il musical sarà dal 19 al 24 aprile a Milano al Teatro Manzoni e al Teatro LinearCiak, il 17 maggio al Teatro Ariston di Sanremo, il 19 maggio al Teatro Apollonio di Varese e il 20 al Politeama di Genova.