Dal 10 maggio al giugno adrART presenta il progetto Tribù, con Raffaele Attanasio, Antonio Barbagallo, Pina della Rossa, Domenico Fatigati, Teresa Mangiacapra, Jacopo Ricciardi, Giovanni Ruggiero, Amedeo Sanzone. L’ inaugurazione è prevista sabato 10 maggio ore 18:30.
La tribù si caratterizza per quel sistema di segni, di simboli, condivisi che si manifestano nella ritualità’ e che producono memoria collettiva. Occorre dunque chiedersi su quali presupposti nasce una tribù artistica? Esse nascono per contrastare l’anonimia, per abbattere ogni frontiera e divisione. La tribù dell’arte muove i suoi passi, dagli anni Sessanta, con esperienze e sperimentazioni diverse operate dalle Neoavanguardie, Fluxus, Gutai , Mono-ha, comunità costituitesi come insieme di soggettività creative aggregate da una visione organica ove il globale e l’identitario si fondono in una dimensione comune, per racchiudere valori, esperienze, vissuti provenienti da varie parti del mondo. L’uscita dal tracciato individuale diventa confronto, contaminazione di linguaggi, d’ibridazione di vari generi espressivi, l’Io singolo si fa plurale e l’opera dell’artista interagisce e comunica.
L’arte, in questo divenire dialettico, non più semplice rappresentazione della realtà, ma diviene creatrice di ambiente, di stili, di rapporti sociali. Tribù’ di artisti per produrre insieme, per entrare in contatto con la comunità, per rimuovere ogni negazione culturale, per recuperare quel senso fondante che la cultura si impegna a ricostruire ed in tale direzione l’arte conquista spazi liberi ed aperti e restituisce una realtà più riconoscibile, più vicina ai suoi fruitori.
Visitabile dal martedì al venerdì ore 17.30 – 20.00 e per appuntamento. Festivi chiuso.