Sergio Rubini ed Ennio Fantastichini omaggiano cinematograficamente due dei più grandi maestri di tutti i tempi, del teatro nazionale e internazionale, William Shakespeare ed Eduardo De Filippo. Il 1° dicembre approda sul grande schermo La stoffa dei sogni, di Gianfranco Cabiddu, un film in cui i due straordinari interpreti vestono i panni dei due antagonisti-complici. La pellicola vanta anche la presenza di Luca De Filippo, ultima partecipazione dell’attore e regista prima della sua scomparsa.
La stoffa dei sogni è liberamente ispirato a “L’Arte della commedia” di Eduardo De Filippo e alla sua traduzione de “La tempesta” di Shakespeare.
Il film racconta le vicissitudini di una modesta compagnia di teatranti, con a capo Oreste Campese (Sergio Rubini), che naufraga su di una misteriosa isola-carcere, e si ritrova a dover coprire alcuni pericolosi camorristi decisi a evitare la reclusione confondendosi fra gli attori. Sarà il Direttore del carcere (Ennio Fantastichini) a lanciare la sfida al capocomico per scoprire chi nella compagnia è vero attore e chi un criminale… dovranno mettere in scena “La tempesta” di William Shakespeare. Mentre il boss camorrista (Renato Carpentieri) ‘convince’ Campese a riscrivere il copione con un linguaggio che lui e i suoi scagnozzi possano imparare e recitare degnamente, sullo sfondo si assiste alla nascita, della storia d’amore tra Miranda, figlia adolescente e semireclusa del Direttore del carcere, e il camorrista naufrago disperso, Ferdinando Aloisi, in un rapporto fatto di sguardi, di poche parole sussurrate alternate all’eloquente linguaggio dei loro giovani corpi.
La stoffa dei sogni riprende tutta la poesia del linguaggio shakespeariano proprio durante le prove di preparazione dello spettacolo. La versione de “La tempesta” adottata nel film è fedele alla traduzione napoletana dell’opera di Shakespeare per mano di Eduardo De Filippo, del quale il regista Gianfranco Cabiddu fu assistente per molti anni.
Il film è ambientato nel primo dopoguerra in Sardegna, sull’isola dell’Asinara, disseminata di fortini carcere e colonia penale sino al 1820, dove assistiamo alla bellezza della natura aspra e incontaminata, isola da cui la sua popolazione era stata completamente evacuata. In questo contesto si inserisce il personaggio di Calibano (Fiorenzo Mattu), che esprime poeticamente la condizione di “selvaggio” emblema dell’isolano colonizzato, che mantiene il legame autentico con la propria lingua e la meravigliosa natura che lo circonda e con cui sola comunica.
Nel cast: Sergio Rubini, Ennio Fantastichini, Alba Gaïa Bellugi, Renato Carpentieri, Francesco Di Leva,Ciro Petrone, Teresa Saponangelo, Luca De Filippo, Nicola Di Pinto, Jacopo Cullin, Fiorenzo Mattu.