Il 2 novembre 2000 sulla Stazione Spaziale Internazionale arrivarono i primi inquilini: l’americano William Shepherd e i russi Yuri Gidzenko e Sergei Krikalev. Oggi si festeggiano, dunque, i venti anni della “Casa nello Spazio” seguita da tutto il mondo e che ha aperto una nuova pagina nella storia dell’esplorazione spaziale.
Pesante oltre 400 tonnellate, lunga 73 metri, larga oltre 108 e alta 20, la Stazione Spaziale ha un volume abitabile di oltre 400 metri cubi. Sfreccia intorno alla Terra alla velocità’ media di 27.600 chilometri l’ora dalla quota di circa 400 chilometri.
Si tratta dell’oggetto piu’ grande mai costruito in orbita ed anche il piu’ costoso in assoluto ma soprattutto è un esempio unico di collaborazione internazionale, gestita da Stati Uniti, Russia, Europa, Canada e Giappone. Sono 64 gli equipaggi che si sono susseguiti sulla stazione orbitale, per un totale di 242 astronauti. Fra questi cinque italiani, compresa AstroSam (Samantha Cristoforetti), la prima donna italiana ad andare nello spazio.
Adesso la presenza dell’uomo a bordo ha portato a quella che Nespoli definisce “l’umanizzazione di un laboratorio tecnologico”. Le sue foto, esposte in una mostra a Roma organizzata da Leonardo, raccontano bene questa straordinaria storia in cui la tecnologia si intreccia con le vite degli uomini che hanno lavorato alla costruzione della struttura, alla manutenzione e alla gestione di centinaia di esperimenti.