Presentata questa mattina la conferenza stampa della nuova stagione teatrale del Teatro Cilea di Napoli. Biagio Izzo – direttore artistico per il secondo anno consecutivo – ha presentato un cartellone ricco e variegato che spazia dalla prosa alla musica, con un’attenzione anche ai più piccoli. Tredici spettacoli in abbonamento che con Federico Salvatore, in scena dal 27 ottobre, che apre la stagione 2016-2017 con lo spettacolo Sono apparso a San Gennaro, un excursus di brani suoi più noti messi insieme dalla scrittura di Mario Brancaccio con la regia di Bruno Garofalo.
Seguirà dal 24 al 27 novembre lo spettacolo La vedova allegra diretto e interpretato da Umberto Scida. La messa in scena si conferma una delle operette più famose rappresentate dell’intero repertorio operettistico, molto curata anche negli allestimenti e nei costumi.
Dal 1 dicembre sarà la volta di Il divorzio dei compromessi sposi di e con Carlo Buccirosso con Rosalia Porcaro, liberamente tratto dal romanzo di Alessandro Manzoni.
A Natale vedremo Bello di Papà, una commedia del 2006 di Vincenzo Salemme che ne cura la regia con Biagio Izzo. «Credo che l’idea mi sia nata quando in tutto il mondo occidentale arrivavano i primi segnali di crisi economica che ancora oggi fatichiamo a superare», afferma Salemme. Antonio Mecca protagonista della commedia è il classico uomo che ha raggiunto una posizione sociale ma che allo stesso tempo questa posizione la sente vacillare sotto i colpi del “nuovo che avanza”.
Ben Hur di Gianni Clemente è lo spettacolo in scena dal 19 gennaio, uno dei più amati degli ultimi anni, osannato da critica e pubblico, che vanta più di 300 repliche, 180 città raggiunte e oltre 100.00 spettatori. Un vero cult teatrale interpretato da Paolo Triestino e Nicola Pistoia, che ne cura anche la regia.
Dal 26 gennaio Parenti Serpenti di Carmine Amoroso, con Lello Arena per la regia di Luciano Melchionna. Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, pieno di ricordi e di regali da scambiare in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di riavviare i legami familiari.
Alessandro Benvenuti sarà invece il protagonista de L’Avaro di Molière, in un adattamento di Ugo Chiti, che guarda l’avaro occhieggiando a Balzac senza dimenticare la commedia dell’arte, intrecciando ulteriormente le trame amorose in un’affettuosa allusione a Marivaux.
Dal 16 febbraio sarà la volta di Lillo e Greg con lo spettacolo Il mistero dell’assassino misterioso, che ne firmano anche la regia. Un castello nella campagna londinese, un misterioso maggiordomo, l’omicidio di un’anziana contessa, un investigatore e gli stravaganti sospettati: ecco gli ingredienti per un perfetto giallo, dai toni brillanti, di chiara matrice anglosassone.
Ieri è un altro giorno – di Silvain Meyniac e Jean Francois Cros – è invece lo spettacolo interpretato da Gianluca Ramazzotti e Antonio Cornacchione, dal 23 febbraio, con la regia di Eric Civanyan.
Dal 9 marzo Gaia de Laurentis e Ugo Dighero saranno i protagonisti di L’inquilina del piano di sopra, con la regia di Stefano Artissunch, uno spettacolo che è un classico di Pierre Chesnot, uno di quei rari meccanismi drammaturgici ad orologeria. Commedia dai buoni sentimenti che ride dei rapporti di coppia e di eventi come il tentativo di suicidio più volte minacciato dalla protagonista.
Giovanni Esposito, Ernesto Lama e Paolo Sassanelli sono i protagonisti di Signori in carrozza di Andrej Longo con la regia di Paolo Sassanelli, in scena dal 16 marzo. Siamo nel dopoguerra tra la fine degli anni ’40 e gli inzi degli anni ’50. Un gruppo di attori meridionali viene a conoscenza che stanno decidendo di ripristinare la linea ferroviaria denominata “La valigia delle Indie”, attiva tra il 1870 e il 1914 treno che partiva dalla Gran Bretagna e giungeva in Italia dove a Brindisi si imbarcava e raggiungeva Bombay. La notizia che giunge agli artisti è che su questo treno e sul piroscafo i passeggeri sarebbero stati allietati da uno spettacolo di varietà. Parte importante dello spettacolo è la musica dal vivo eseguita dal gruppo di Musica da Ripostiglio reduce dai grandi successi con lo spettacolo dell’anno Servo per due.
Peppe Iodice andrà in scena dal 23 marzo con lo spettacolo Sono un ragazzo fortunato, di Lello Marangio e Peppe Iodice con la regia di Pino L’abbate. Tutti abbiamo nella mente la casa in cui siamo cresciuti ed in particolare il numero di telefono corrisponde a quegli anni che non torneranno più. O almeno così sembra. Peppe Iodice è indiscutibilmente un ragazzo fortunato perché quel numero di telefono di quella piccola casa alla periferia di Napoli dove viveva con la sua famiglia, prova a digitarlo adesso nel 2016 per vedere l’effetto che fa.
A chiudere la stagione teatrale Figli di un Dio minore, con Giorgio Lupano e Rita Mazza di Mark Medoff, diretto da Marco Mattolini. Attraverso il racconto della storia d’amore tra l’insegnante logopedista James e l’allieva Sara lo spettacolo con delicatezza e poesia pone l’attenzione su una minoranza invisibile come quella dei sordi e getta luce su quella linea in cui universi comunicativi separati si incontrano.
Quattro grandi eventi fuori abbonamento: due nel mese di novembre, con i concerti di Eduardo De Crescenzo e Valentina Stella e due nel mese di marzo 2017, No gravity dance company e uno spettacolo di Leonardo Pieraccioni. Inoltre, ad arricchire il cartellone degli spettacoli fuori abbonamento troviamo Corrado Taranto con uno spettacolo scritto e diretto da lui ad aprile e a grande richiesta torna il bellissimo spettacolo di Nino D’angelo prodotto dal Cilea.
«Questo primo anno di lavoro alla guida artistica del Teatro Cilea –afferma Biagio Izzo- mi ha trasmesso tanta energia e voglia di continuare sulla scia del grande successo ottenuto lo scorso anno. Il pubblico del teatro vomerese ha risposto positivamente alla programmazione scorsa e siamo certi che le scelte di quest’anno sposino i gusti dei nostri abbonati e del pubblico tutto. Un aspetto per me fondamentale del teatro che viaggia parallelamente alla scelta degli spettacoli. Per noi chi è seduto in sala deve sentire lo stesso piacere di passare una serata con amici. Così io e Antonio Prisco, proprietario del Cilea, ci impegniamo appieno per offrire due ore di relax cultura e buon umore».
Maria Colucci