Cristiano Ronaldo e Antoine Griezmann portano il Real e l’Atletico in semifinale di Champions League: la capitale spagnola è, ancora una volta, su uno dei gradini più alti del calcio europeo.
Il fuoriclasse portoghese, dopo la batosta subita a Wolfsburg, ferito nell’orgoglio, si carica i suoi sulle spalle e con una tripletta porta i blancos in semifinale: uno-due tra il 15” e il 17” e al 77” il colpo finale che elimina i tedeschi. Ciò che sorprende è come il talento di Madeira renda apparentemente semplice ciò che può definirsi come qualcosa di straordinario. La stessa definizione si può attribuire all’impresa dell’Atletico che, al Vicente Calderon, elimina i campioni in carica del Barcellona, rimontando il 2-1 dell’andata grazie ad una doppietta dell’attaccante francese: i blaugrana, nel finale, possono recriminare per un fallo di mano in area di rigore, sanzionato erroneamente da Rizzoli con un calcio di punizione dal limite, ma i colchoneros, nel complesso, hanno meritato il passaggio del turno dominando nel primo tempo e contenendo gli attacchi avversari nel secondo. Il cholo Simeone porta, così, i suoi uomini per la seconda volta in semifinale di Champions e chissà che, sorteggi permettendo, non possa verificarsi la rivincita della finale di Lisbona, contro il Real.
”Sarà per la prossima volta” è ormai diventato il mantra di Ibrahimovic: l’attaccante svedese, che ha vinto innumerevoli campionati, non è mai riuscito a conquistare la Champions e, anche quest’anno, è costretto a rimandare l’appuntamento, causa l’eliminazione del suo PSG. L’equipe di Laurent Blanc, infatti, fallisce l’occasione contro il Manchester City cui, dopo l’ottimo 2-2 dell’andata, basta una punizione di De Bruyne per volare in semifinale. I francesi deludono sotto ogni punto di vista e tornano a casa più ridimensionati che mai: Di Maria e Cavani sono i fantasmi dei calciatori che conosciamo. Per l’anno prossimo, si prospettano grandi cambiamenti, a partire dalla panchina e dalla partenza di Ibra (in scadenza di contratto), chiamato, ora, a compiere la miglior scelta possibile per tentare di vincere l’ambito trofeo che coronerebbe una carriera stellare.
Il Benfica esce da questa competizione a testa altissima: i portoghesi, infatti, giocano alla pari contro i campioni del Bayern Monaco e, dopo la sconfitta risicata per 1-0 in Germania (risultato che fa notizia), costringono i bavaresi a non andare oltre il 2-2 al Da Luz, risultato che basta agli uomini di Guardiola per passare il turno, ma pone diversi interrogativi sulla reale portata di quella che è considerata la favorita alla vittoria finale.
La parola, ora, all’urna di Nyon per scoprire gli accoppiamenti delle semifinali. Si prevedono sfide ad alto contenuto d’emozioni.