Segnerà l’estate il nuovo tormentone targato Revenex Quote, La sigaretta elettronica, interpretata da Tony Cotina. L’incontro tra lo scostumatissimo gruppo di satira, così riportato sul loro facebook, Luca Iavarone, Simone Petrella e Tony Cotina (l’attore Andrea Di Maria), promette inevitabili scintille di ilarità. La canzone è passionale, ironica e con un indubbio doppio senso, mentre il video descrive con equivoci divertenti e situazioni imbarazzanti, l’amore del protagonista per la sigaretta, a discapito della sua ragazza.
Andrea Di Maria ha debuttato giovanissimo nel mondo del teatro, ha preso parte a diverse fiction tv. Non solo attore, ma anche cantante, ha una grande passione per la musica popolare, che lo porta più volte a collaborare con Eugenio Bennato. È un artista che ha una figura delineata con pungente ironia, che si riscontra anche in questa intervista semiseria.
La sigaretta elettronica, un successo che cresce sempre più, con l’ironia si vince sempre?
«L’ironia trionfa su tutto, è l’unica arma che abbiamo contro il buio. Come sono profondo, cominciamo bene!»
Da chi è stata scritta la canzone?
«Da Luca Iavarone dei Revenez Quote… un malato di mente.»
Com’è cominciata la sua collaborazione con i Revenex Quote?
«Ci siamo visti e abbiamo detto: “Vulimme fa qualcosa?” E poi abbiamo risposto: “e facimmo!”»
Questa collaborazione le porterà a cambiare nome, ogni qualvolta affronterete un titolo di una canzone, oggi è Tony Cotina, ma domani?
«No, credo di no. Tony Cotina è un personaggio, un cantante con una sua identità, un suo background,, quindi può affrontare qualsiasi tema. Ormai è iscritto all’anagrafe.»
Cosa pensa lei della Sigaretta elettronica?
«Odio talmente il fumo che se può aiutare a far smettere o diminuire di fumare, ben venga. In ogni caso, sono sempre un fautore della forza di volontà.»
Parliamo del concorso “Partecipa anche tu al video della sigaretta elettronica”…
«Basta iscriversi al canale YouTube di “Revenex” e inviare i propri filmati mentre si fuma la sigaretta elettronica, in ogni frangente. Per ora stiamo raccogliendo tutti i video. Stiamo lavorando per lanciare un prodotto bello e divertente.»
Lei è un grande attore di teatro, ma grazie a questo video, c’è un interesse maggiore nei suoi confronti. Le dà fastidio raggiungere il successo con cose frivole e demenziali?
«La ringrazio per il “grande attore”, a breve le farò il bonifico. Perché mai dovrebbe darmi fastidio! Anzi, sono felice, se dovesse arrivare per merito di un lavoro fatto con ironia ed intelligenza. Se abbiamo detto che l’ironia vince, vince e basta!»
Quali sono i suoi esordi, mi riferisco a quelli prima di iniziare teatro con Scarpetta?
«Ho cominciato a fare teatro come la maggior parte dei miei colleghi, in compagnie amatoriali del mio paese. Il primo spettacolo l’ho fatto all’età di 7 anni, ero piccolo come un topo, il pubblico non riusciva a capire da dove provenisse la voce ogni qualvolta parlavo. Con Scarpetta ho iniziato a lavorare all’età di 17 anni.»
In questo periodo lei è a teatro con “ È furori nevica” nel ruolo da protagonista che fu di Vincenzo Salemme. Quanto le pesa questo ruolo?
«Sto facendo palestra ultimamente, quindi riesco a sostenerlo. E poi ho avuto il vantaggio di avere Salemme come regista, il quale mi ha guidato senza che me ne accorgessi, con leggerezza, la parola che mi piace di più accostare al teatro.»
Ha una sua compagnia teatrale nel suo paese Sala Consilina?
«Ho un gruppo di amici che ha voglia di fare qualcosa di costruttivo per il proprio paese. E non c’è nulla, a mio parere, di più costruttivo del teatro.»
Riprenderà a teatro la sua commedia, Amici di Di Maria?
«No. Amici di Di Maria è stato un evento unico! Una festa a cui hanno partecipato tutti quei ragazzi di Sala Consilina e del Vallo di Diano, i quali stanno portando in giro il nome di questa meravigliosa terra attraverso l’arte. Posso citare tra gli altri Donato Sensini, giovane sassofonista in tournèe con Massimo Ranieri, Antonio Barone, ballerino attualmente impegnato con Raffaele Paganini, Andrea Santarsiere, percussionista del Santa Cecilia di Roma e unico italiano ad entrare nell’orchestra giovanile europea. Insomma gente che lavora seriamente, non come me.»
È la sua unica commedia scritta o ne ha scritte altre?
«È l’unica, non ho grandi velleità drammaturgiche, mi piace più scrivere in musica.»
Ora è impegnato in qualche fiction?
«Per adesso no, ci stiamo concentrando su Tony, il quale essendo un egocentrico smodato, ha bisogno di molte attenzioni. Mentre da ottobre sarò in teatro ancora con Vincenzo Salemme.»
Prossimi progetti?
«Vado a mare. Ahhahahahah» (ride n.d.r.)