In occasione del 100° Anniversario dalla tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria
Andrà in onda, domani 4 novembre, in prima serata su Rai1, in occasione del Centesimo Anniversario dalla tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria, il docu-film diretto da Francesco Miccichè e prodotto da Gloria Giorgianni “La Scelta Di Maria”, nato da un’idea di Cesare Bocci, con Sonia Bergamasco nel ruolo della “madre d’Italia” Maria Bergamas, che ripercorre la vicenda storica del milite ignoto.
Attraverso le interpretazioni di Sonia Bergamasco (Maria Bergamas), di Cesare Bocci, nel ruolo del Ministro della Guerra Luigi Gasparotto, e di Alessio Vassallo nei panni del tenente Augusto Tognasso, il film ripercorre la vicenda politica, sociale e umana dietro la nascita del Milite Ignoto, integrando il racconto con preziosi repertori d’epoca, animazioni originali e una serie di “interviste ricostruite” ai protagonisti della storia, interpretati dai rispettivi attori, per restituire alle nuove generazioni un ritratto umano e profondo di chi ha vissuto in prima persona una vicenda storica senza precedenti, capace di rappresentare gli stati d’animo e le emozioni di un intero Paese, profondamente scosso dalla distruzione e dallo smarrimento generati dalla Grande Guerra.
Il racconto de “La Scelta Di Maria” prende il via proprio nel “biennio rosso” successivo alla Prima Guerra Mondiale, in un’Italia in piena crisi economica, sconvolta da profonde divisioni politiche e sociali. È in questo contesto che il ministro della guerra Luigi Gasparotto istituì due commissioni che lavoravano tra Gorizia e Aquileia: la prima, formata da un medico e sei reduci pluridecorati, tra cui il tenente Augusto Tognasso, che aveva il compito di cercare undici salme di soldati non riconoscibili nei luoghi in cui erano avvenute le battaglie più cruente. La seconda doveva scegliere una madre che aveva perso un figlio in guerra. Questa donna avrebbe dovuto indicare una delle undici salme trovate dalla prima commissione per farne un simbolo di tutti i caduti in guerra mai identificati, il Milite Ignoto.
La narrazione ripercorre il toccante momento in cui Maria Bergamas, una contadina alla quale era rimasta solo una lettera del figlio Antonio, venne scelta come “madre d’Italia” tra la commozione di tutta la commissione, e quello della mattina del 28 ottobre 1921 quando, nella cattedrale di Aquileia, lei si inginocchiò davanti alla decima bara, decretando così il Milite Ignoto, fino allo storico viaggio in treno che trasportò la salma da Aquileia a Roma.
Un viaggio di 120 soste durato 4 giorni, a bordo del quale Maria Bergamas e il tenente Tognasso assistettero ad uno spettacolo unico: in tutte le tappe, intere folle di persone si inchinavano, pregavano e salutavano.
Il Milite Ignoto divenne il simbolo del dolore di tutti gli italiani; quel viaggio, un momento di elaborazione di un lutto collettivo in cui si ritrovarono vicine le diverse anime del Paese. «Girare nei luoghi reali della vicenda storica – dichiara Sonia Bergamasco – è stato essenziale. Il valore aggiunto che ha arricchito e ha dato carne al nostro lavoro è stata la partecipazione sentita, emotiva, empatica degli abitanti del luogo. Donne, uomini, ragazzi e ragazze hanno partecipato al progetto. Ricordo il giorno in cui abbiamo girato nella cattedrale di Aquileia, luogo di una bellezza assoluta, la partecipazione della gente era palpabile. Ho assaporato la lingua di quei luoghi. Il Friuli- Venezia Giulia è un territorio ricchissimo di cultura. Mi sono accostata a Maria Bergamas con pudore, non ho mai pensato di immergermi nel suo cuore. Credo di essere passata attraverso il sentimento materno che va al di là del tempo e quindi attinge ad una memoria profonda che riguarda noi donne. Di Maria Bergamas mi rimane un mondo che mi si è schiuso. Ed ho voluto che le mie figlie venissero all’anteprima del docu-film alla Festa del Cinema di Roma, perché conoscessero questa storia».
A Roma il convoglio venne accolto dal Re “soldato” Vittorio Emanuele III. Nello stesso istante, nelle città di tutta Italia, ci fu un lungo e silenzioso momento di cordoglio, voluto dal Ministro Gasparotto, scandito solo dai pianti delle madri, dai rintocchi delle campane e da ventun colpi di cannone.
«L’idea del progetto – spiega Cesare Bocci– è nata durante una cena. Nel corso della serata un amico mi raccontò che suo nonno, un macchinista di treni, aveva partecipato al viaggio da Aquileia a Roma e piangeva per l’emozione, nel ricordare le decine di migliaia di persone che nei campi lungo i binari e nelle stazioni aspettavano il passaggio della salma del Milite Ignoto. Questa storia di forte emozione mi ha incuriosito. Quella era un’Italia divisa dal dopoguerra, dalla crisi economica, politica e sociale. Ed è scaturita in me quella curiosità che da bambino non avevo. Ci siamo basati sulle interviste rilasciate in quel periodo dal Ministro Gasparotto. La straordinaria Sonia Bergamasco è riuscita ad interpretare il dolore di una madre per la perdita di un figlio, di una donna del popolo, Maria Bergamas, una donna semplice. Questa era una storia da ricordare».
Il Milite Ignoto venne tumulato il 4 novembre 1921 all’Altare della Patria, dove ancora oggi è vegliato senza sosta dai militari di tutte le armi che a turno rendono onore al soldato senza identità, simbolo di un Paese per una volta unito. Quando Maria morì, nel 1953, chiese di essere sepolta dietro la cattedrale di Aquileia, a fianco delle altre dieci salme di soldati ignoti che lei non scelse.
“La scelta di Maria”– racconta il regista Francesco Miccichè – nasce da un’idea di Cesare Bocci ed è stato realizzato grazie alla forza di volontà della produttrice Gloria Giorgianni, che ha creduto da subito nel fatto che questa storia andava raccontata per il suo centenario. Con loro, con lo sceneggiatore Marco Videtta e con Sonia Bergamasco e Alessio Vassallo, abbiamo studiato i fatti e man mano che andavamo avanti ci siamo resi conto che quella che volevamo raccontare era una storia che ci riguardava da vicino.
Per esempio mio nonno paterno, giovane siciliano, è andato a combattere a Gorizia ed è rimasto ferito e mutilato, ma a parte i personalismi io credo che se andiamo a scavare nella nostra storia familiare ognuno di noi ha avuto un parente vicino o lontano che ha combattuto in quella terribile guerra.
Ci siamo basati sulle immagini esistenti e sul racconto postumo dei nostri tre protagonisti, Maria Bergamas, il Tenente Augusto Tognasso e il Ministro Luigi Gasparotto, avendo come fonti i loro diari, le interviste, e i libri scritti durante e dopo l’evento, tra cui il libro Ignoto Militi di Augusto Tognasso. Un discorso a parte meritano i luoghi. Abbiamo girato nelle trincee ancora esistenti del Monte San Michele e sul greto del fiume Isonzo, dove si sono combattute alcune delle più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale. Abbiamo poi ambientato molte scene nella spettacolare Basilica di Aquileia. Quello è il vero luogo in cui Maria Bergamas scelse la salma del Milite Ignoto che ancora oggi è custodita a Roma. E ricostruire le scene del film nei luoghi dove sono avvenuti i fatti, ci ha fatto toccare con mano la forza della storia, tornare indietro nel tempo e rivivere quei momenti, con un rispetto e una commozione che speriamo di riuscire a trasmettere. Tutto questo ha aiutato la troupe e gli attori a “sentire” realmente la storia.
Il linguaggio del docufilm secondo noi era il mezzo ideale per raccontare cosa c’è stato dietro il Milite Ignoto. Abbiamo mischiato ricostruzioni di fiction, testimonianze ricostruite, animazione e immagini di repertorio. Straordinarie sono le immagini del treno che da Aquileia porta la salma a Roma in cui si vedono folle di uomini, donne, bambini e militari che si inginocchiano al passaggio. Noi abbiamo immaginato e messo in scena cosa provavano coloro che dentro quel treno accompagnavano il simbolo dei soldati caduti italiani verso la capitale. Un viaggio che di fatto è stata la commossa elaborazione di un lutto di una intera nazione».
“La Scelta di Maria” è una produzione Anele in collaborazione con Rai Cinema, con il Patrocinio del Ministero della Difesa, in collaborazione con la Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali – Presidenza del Consiglio dei Ministri, in co-produzione con Istituto Luce-Cinecittà e con Tenderstories, con il contributo di Fondazione Aquileia, Regione Friuli Venezia Giulia, Promoturismo FVG e il sostegno di Intesa San Paolo e Comune di Aquileia.