“La Riunione” il 9 e 10 gennaio in scena al Piccolo Teatro CTS di Caserta. Lo spettacolo di Crasc è ideato e interpretato da Beatrice Baino e Diana Di Paolo.
Lo spettacolo è dedicato all’universo femminile e nasce dalla ricerca di nuovi linguaggi dell’arte teatrale attraverso un diverso rapporto con il pubblico. Negli ultimi anni la compagnia CRASC ha sperimentato nuovi spazi per le performance, dalla formula itinerante a veri e propri spazi alternativi e sceglie per questa produzione “la casa privata” come scenografia alternativa e totalmente coinvolgente.
Il lavoro ruota intorno alle più sentite tematiche femminili: la cura di se stesse, il rapporto di coppia, le problematiche professionali, la gestione dei diversi ruoli della donna negli equilibri familiari, il bisogno di continua affermazione della propria dignità al di là delle differenze sessuali.
Ed anche se il tutto sarà trattato con un linguaggio drammaturgico semplice, ironico e divertente, non mancheranno spunti di riflessione sul ruolo della donna nella società attuale, la difficoltà dell’agire quotidiano, il rapporto con i figli e con la “società maschile”.
Due consulenti estetiche si ritrovano in una casa privata per una dimostrazione. Lo spettacolo si apre come una reale consulenza estetica, la rappresentante Sonia (Diana Di Paolo) e la ricercatrice Teresa (Beatrice Baino), esordiscono con la presentazione dell’azienda, della sua filosofia e dei prodotti di punta… ma una delle due consulenti (Teresa) non è concentrata, si distrae, viene più volte richiamata dalla sua collega.
La sua confusione è dovuta dalla spasmodica attesa della telefonata di un uomo…
Quello che dapprima sembra un normale incontro di lavoro si trasforma così in una “riunione di anime femminili” che si confrontano sulle tematiche della quotidianità.
L’idea dello spettacolo si basa sullo stereotipo che vuole che le donne abbiano una più spiccata tendenza a “confessarsi” ed più sensibilità all’ascolto delle confidenze delle altre donne. Questa la base che ha portato alla scelta di un pubblico esclusivamente femminile in modo da creare un’atmosfera confidenziale che permetta al pubblico di esprimere il proprio parere e partecipare alla “riunione”.