Probabilmente il guilty pleasure più spericolato di una tribute band è quello di essere bannata dai social network per assomigliare troppo agli originali. Anche a questo sono arrivati i Duran Durans, progetto tributo alla mitica band di Birmingham, simbolo della new wave anni 80, che il 27 settembre debutta a Milano con uno show al Le Scimmie, locale storico sui Navigli.
«Suono il synth da quando avevo 12 anni – dice Max Ruggeri, il Nick Rhodes della band, cresciuto a Kraftwerk e Peter Gabriel – e ho militato in molte formazioni della scena vicentina da adolescente. Con i duran ho un rapporto di ammirazione fin da quando a 11 anni nel 1982 ascoltai per la prima volta Rio».
Con Max alle tastiere nella band c’è Gino Pellegrino alla chitarra e Filippo Giusti al basso. Alla voce il marchigiano Michele Vampa. Sono loro il cuore dello spettacolo che stanno portando in giro con successo da quest’estate che prevede classici da Rio e Notorious ma anche cover di cover. Anche gli originali Duran fanno cover di tanto in tanto dal vivo e uno dei momenti più intensi e rock (sì proprio rock, anche se la band di Simon Le Bon è sempre etichettata come pop) è proprio la versione rock di White Lines, un classico del rap anni 80. «Abbiamo un repertorio di 76 pezzi da cui scovare chicche per appassionati e successi internazionali riconoscibili da tutti – dice Max – anche per questo cerchiamo di incidere e riproporre dal vivo con la massima accuratezza il maggior numero possibile di canzoni dei nostri idoli». La tribute band addirittura fa ricerca sonora: si sono attrezzati con strumentazioni e amplificazioni che rispecchiano il più possibile le scelte della band inglese. Il cantante è addirittura andato a riprendere il guardaroba di Simon dell’ultimo tour (in foto un confronto). «Suonare a Le Scimmie – conclude Max – per noi è veramente motivo di orgoglio perché solitamente è quello il centro delle nuove proposte che poi vanno alla ribalta nazionale. Noi abbiamo dei pezzi nostri in linea con il repertorio anni ’80, ma dal vivo suoniamo soprattutto le hit per far divertire chi ci viene a sentire. Sono canzoni che evocano tanti ricordi gioiosi in tante persone». Anche in quelle che non si dichiarano fan sfegatati di Simon, Nick, Roger e John.