È di scena al teatro Bellini di Napoli, fino al 9 novembre, Notturno di donna con ospiti di Annibale Ruccello con Giuliana De Sio per la regia Enrico Maria Lamanna.
Premiato e osannato dalla critica, Annibale Ruccello, è stato un testimone importante delle tragedie minimali, come amava definirle egli stesso, in cui sono accentuati i toni di una tormentata e triste solitudine esistenziale. Ruccello amava in ogni suo testo drammaturgico parlare della pazzia delle donne, come la protagonista di Notturno di donna con ospiti, Adriana, che troviamo in una serata qualunque, nella sua desolata casa periferica, nel suo delirante mondo da casalinga, con due figli che dormono e un marito (interpretato da Mimmo Esposito) in procinto di andare a lavoro.
Per apatia chiama la madre al telefono, scocciante e irritante, non certo un toccasana per Adrianina. Per noia guarda la tv, ma si addormenta, e così inizia la lunga notte di una donna con i suoi ospiti, persone conosciute in passato, che non sono altro che l’evocazione dalla sua imminente pazzia, e che tra mille chiacchiere e scontri, permeati anche di inevitabile comicità, la donna continua a mantenere vive le immagini di questi ospiti, Rosaria sua vecchia amica di scuola, splendida interpretazione della meravigliosa attrice Rosaria De Cicco, Arturo, marito di Rosaria, interpretato da Andrea De Venuti e Sandro, l’attore Luigi Iacuzio, suo primo amore adolescenziale.
Nonostante più volte i suoi fantasmi minacciano di andarsene, di lasciarla sola in una triste e disordinata cucina, Adriana li scongiura di restare, per non rimanere nella sua incessante e sconfinante solitudine.
Man mano Adriana, evocando anche i fantasmi della madre e del padre interpretati da Gino Curcione, mostra segni di indebolimento e si ribella cacciando i suoi fantasmi. Arrivando a un finale sconvolgente, ma non sarò io a svelarvelo.
Giuliana De Sio, già in passato si era misurata con questo complesso e impegnativo ruolo, confermandone oggi, la sua rara bravura, stupefacente, che va oltre i personaggi interpretati nella sua carriera. Giuliana colpisce, incanta, fa riflettere in questa sua eccellente interpretazione che lascia senza fiato, perché così aderente al personaggio, che ci fa dimenticare la finzione, una vera lezione di recitazione per chi vuole avvicinarsi al teatro.
Scene di Roberto Ricci, costumi di Teresa Acone, disegno luci di Stefano Pirandello e le musiche di Carlo De Nonno.