Presentata la nuova stagione del Ridotto del Mercadante, alla presenza del Direttore Artistico dello Stabile partenopeo Luca De Fusco. Si aggiunge così l’ultimo tassello della stagione 2018/19 del Teatro Nazionale di Napoli, che comprende anche il Mercadante e il San Ferdinando.
Dopo gli ultimi anni caratterizzati da programmazioni monografiche di adattamenti da testi letterari di autori napoletani (La Capria, Ortese, Serao, Patroni Griffi), quest’anno il cartellone sarà all’insegna del teatro contemporaneo europeo e statunitense, con un occhio di riguardo al femminile – come assicura De Fusco – e alle nuove compagnie di area napoletana.
Si parte, infatti, con un doppio omaggio a Neil LaBute, tra i più celebrati drammaturghi americani della generazione seguente Mamet, con due spettacoli a firma Alfonso Postiglione: Autobhan (dall’8 al 18 Novembre) e Fat Pig (dal 29 Novembre al 9 Dicembre). Entrambi inediti in Italia, daranno modo di conoscere uno dei più apprezzati autori d’oltreoceano. Il 10 Gennaio si riprenderà con un titolo storico del repertorio di Giuseppe Patroni Griffi: Cammurriata. Canti Di Malavita, con la bravissima Lara Sansone diretta da Enrico Maria Lamanna. Dal 31 Gennaio, Pamela Villoresi sarà protagonista di Viva La Vida! di Pino Cacucci (autore di Puerto Escondido) per la regia di Gigi De Luca. Il 21 Febbraio debutterà Angela Pagano col suo cane Mimì in Replay, testo e regia di Antonio Marfella. Dal 13 al 16 Marzo, nell’ambito della Settimana Internazionale della Danza (cui aderiranno anche il Mercadante e il San Ferdinando), sarà di scena Il Luogo Del Paradosso, coreografia di Gabriella Stazio. Dal 21 al 24 Marzo sarà la volta de I Kiwi Di Napoli di Phillipp Loehle, nell’adattamento e regia di Carlo Geltrude, in collaborazione col Goethe Institut. Dal 4 al 14 Aprile Rosario Sparno porterà, in anteprima italiana, Mio Mini Pony del pluripremiato autore spagnolo Paco Bezzerra. Chiuderà il cartellone, dal 2 al 12 Maggio, Giovanni Del Prete con Senzibbile.
Si rinnova, anche quest’anno, la collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica dello Stabile di Napoli, con l’inserimento nei vari cast di giovani attori neodiplomati, e con l’Accademia di Belle Arti di Napoli, col coinvolgimento di giovani allievi scenografi e costumisti. Un ulteriore modo per confermare la vocazione contemporanea e giovanile del Ridotto.