La fila all’ingresso, ordinata e scorrevole, è quella delle grandi occasioni e il colpo d’occhio dell’Arena Flegrea, a pochi minuti dall’inizio del concerto di Diodato, è da brividi. Sono molti i fan che hanno deciso di partecipare ad una nuova serata del Noisy Naples Fest, l’insieme di concerti che ha l’obiettivo di mettere insieme il rumore della città di Napoli, per poi trasformarlo in musica nuova per la mente e per il cuore.
Antonio Diodato, conosciuto semplicemente come Diodato, ricordato dalla maggior parte del pubblico come il vincitore del 70° Festival di Sanremo con il brano “Fai Rumore”, è l’artista che ieri sera si è esibito sul palco dell’Arena Flegrea e, con la sua musica ed il suo estro, ha incarnato alla perfezione il fine di questa rassegna musicale poiché, attraverso la sua musica vivace e all’esplosione di luci e colori è riuscito a regalare un mix di emozioni che le parole non sempre riescono a descrivere e che solo l’esperienza permette di goderne appieno.
Il simbolo del Noisy Naples Fest, raffigurato sui cartelli che circondano il palco, è una dea che soffia sulla vulcanica Partenope, con l’obiettivo di coinvolgere tutti i partecipanti in una festa esaltante. Proprio come il soffio di vento, anche la lirica del cantautore, nato ad Aosta ma cresciuto in Puglia, fa “rumore”, del vero rumore che ti afferra e ti scuote perché ti accompagna pezzo dopo pezzo in un’aria di festa pazzesca.
Quella di Napoli è solo una delle numerose tappe del tour estivo del cantante che, con l’uscita del nuovo album “Così speciale”, è tornato ad esibirsi dal vivo in diverse città italiane.
Il palco, allestito in maniera semplice ma completa, è contraddistinto dagli strumenti musicali e da alcuni pannelli su cui sono disegnati dei fiori, o parti di essi, colorati su uno sfondo nero. Le luci che sono posizionate alla perfezione lungo il palco hanno la capacità di rendere vivi quei quadri, creando un’atmosfera entusiasmante e coinvolgente.
Dopo alcuni minuti di attesa e diversi inviti dei fan che non vedevano l’ora di vedere il loro beniamino esibirsi a pochi metri da loro, il cantante sale sul palco insieme alla sua band e subito riesce a trascinare tutti in un clima di festa ed emozione.
“Ci vorrebbe un miracolo” e “Un’altra estate” sono le due canzoni con cui Diodato apre il concerto e grazie alle quali il pubblico viene trascinato in un vortice di divertimento dove alla buona musica si aggiunge la bravura dell’artista che con la sua voce riesce a trasmettere l’amore e la dolcezza che contraddistinguono le sue canzoni.
Dopo aver rotto il ghiaccio con i primi pezzi, finalmente il cantante saluta il pubblico e introduce la sua nuova canzone, “Di questa felicità”, spiegando quanto abbia atteso e cercato questo suo primo concerto a Napoli, quanto questa città significhi per lui e quanta felicità gli procuri cantare davanti al popolo partenopeo.
Fa effetto come, oltre alla bravura nel canto, l’artista riesca a mostrare anche la sua capacità nel suonare la chitarra, come durante l’assolo proposto prima del brano “Ubriaco”.
È bello vedere, canzone dopo canzone, come il cantautore riesca a dominare il palco, muovendosi liberamente a ritmo di musica nell’esibizione di diverse canzoni come “Che casino” o “Va tutto bene”. Il pubblico si diverte man mano che il concerto va avanti e la fonte di quel divertimento è senza dubbio lo stesso Diodato che non può fare a meno di ringraziare tutti per la partecipazione calorosa. I fan rispondono ad ogni canzone con grande coinvolgimento, quasi estasiati dallo spettacolo che stanno vivendo e quando sono invitati ad alzare le mani, tutti muovono le braccia da destra a sinistra e gli spalti, illuminati dai riflettori, diventano lo spettacolo nello spettacolo che l’artista non può far a meno di ammirare e gratificare.
Tra una canzone e l’altra è bello vedere come Diodato cerchi il dialogo con i propri fan, spiegando spesso lo scopo della sua musica. È emozionante la spiegazione che l’artista dà circa le canzoni del suo ultimo album; tutti i brani, infatti, raccontano la voglia di stare insieme che il cantautore (e non solo) ha sperimentato in un periodo particolarmente difficile come quello della pandemia. La musica e le canzoni, quindi, sono state scritte proiettandosi ad una nuova normalità e poterle ascoltare adesso fa venire i brividi tanto ai fan quanto all’artista, visibilmente emozionato al termine del bramo “Ci dobbiamo incontrare”. Seguendo il testo, infatti, è chiaro che tutti abbiamo un posto dove voler incontrare la persona più cara e quello di ieri sera è il posto più bello, secondo l’artista, per poter incontrare qualcuno tornado finalmente a far festa.
Si susseguono, poi, in poco tempo altre canzoni, sia del nuovo album che di quelli precedenti, e in questo viaggio entusiasmante il cantante annuncia che tra il pubblico è presente anche la mamma che, come sua prima e grande fan, lo segue spesso nei suoi concerti.
Particolarmente affascinante, poi, è la canzone “L’uomo dietro il campione”, dedicata ad un grande uomo, campione nello sport e nella vita, che Diodato ha avuto la fortuna di conoscere pochi anni fa: Roberto Baggio. Personaggio amato, al di là delle bandiere e delle squadre di appartenenza, da tutti gli appassionati di sport, ed in particolare di calcio, forse proprio per la sua grande umiltà e la sua magia che gli hanno permesso di trasmettere emozioni solo attraverso il tocco di un pallone.
È altrettanto bello, poi, il momento dell’ospite musicale, la cantante napoletana Greta Zuccoli, con la quale Diodato duetta in due brani. Il cantautore spiega che ha scoperto Greta ascoltando una sua cover in radio mentre era in auto; subito è stato impressionato dalla sua voce, palesemente interessante ed intensa, e, dopo averla contattata, è nata una collaborazione che ha portato i due a cantare insieme durante il tour e, successivamente, ha permesso alla ragazza di partecipare a Sanremo 2021, tra le nuove proposte.
Non poteva mancare tra i vari brani quello che gli ha permesso di vincere il Festival di Sanremo, “Fai rumore”, accolto da tutti con una grande ovazione. In pochi secondi tutto il pubblico scatta in piedi e inizia a cantare a squarciagola il singolo forse più atteso, al punto che, anche quando l’artista è in silenzio rivolgendo il microfono verso i fan, le parole risuonano forti tra gli spalti e l’atmosfera creatasi è senza dubbio da brividi.
Quando le emozioni sembrano essere state vissute tutte fino in fono, Diodato mostra un altro lato affascinante del suo talento. Dopo aver spiegato che grazie al padre si è avvicinato alla musica napoletana, propone due grandi classici della tradizione partenopea: “Reginella” e “Carmela”. Il risultato è ottimo in quanto i brani sono eseguiti alla perfezione e tutti i fan accompagnano il cantante con meraviglia e divertimento.
Il concerto, infine, si chiude, dopo i vari ringraziamenti che l’artista rivolge alla band e agli organizzatori, con l’ultimo brano “Che vita meravigliosa”, sipario più che adatto per una serata vissuta insieme ad un artista completo e competente, che ha avuto la capacità di toccare il cuore e l’anima di tutti i presenti permettendogli di vivere un’esperienza da brividi.