Inaugurata a Palazzo Fruscione a Salerno la personale del maestro del fumetto autoriale Milo Manara dal titolo Mulieres, un omaggio dovuto, per i suoi 70 anni che compirà in settembre, all’universo femminile che ha popolato, da protagonista, tutto il suo lavoro artistico.
Un dono personale del maestro alla città di Salerno è la tavola dove è rappresentata Trotula de Ruggiero tra le più note mulieres Salernitana e ovvero le appartenenti a quella cerchia di studiose che insegnavano o erano attive intorno alla Scuola medica salernitana. Nella tavola con sullo sfondo il mare la si vede alle prese con i suoi alambicchi intenta a preparare elisir cosmetici per un’altra donna adagiata nuda in una tinozza per il bagno come si usava un tempo. Un curriculum eclettico quello di Manara, dalla collaborazione con Hugo Pratt nel El Gaucho a quella con gli storyboard di Federico Fellini, da Enzo Biagi con le tavole su Cristoforo Colombo alle illustrazioni per il libro di racconti di Pedro Almodovar El fuego y las entranas e il fumetto sulla casata dei Borgia su testi di Alejandro Jodorowsky.
Attualmente sta lavorando al fumetto Il Caravaggio previsto in uscita in Francia per metà 2015. Una carriera lunga ed articolata dove il fil rouge dell’eros non cade mai in nudità gratuite o pornografiche ma mantiene nell’osservatore sempre un’eccitazione viva, creativa e piace perchè le sue donne sono erotiche a tal punto da suscitare desiderio nell’uomo e emulazione nelle donne, creando una trasversalità di intenti tipica della vera arte.
In ogni opera presente alla mostra ci sarà una figura femminile di rilievo tratta dalle sue opere più significative (Il Gioco, I Borgia, Modelle, Oroscopo etc.) ed ecco spiegato il titolo Mulieres plurale della parola latina Mulier che significa per l’appunto donna. Alla domanda come si sentisse per i suoi imminenti sett’anni, l’artista ha risposto che era come un adolescente intrappolato nel corpo di un vecchio con l’immutato entusiasmo e le medesime pulsioni e poi ha ironizzato dicendo che lui era un uomo mantenuto dalle sue donne. Sull’arte ha poi chiarito che non deve essere provocatoria (riferito ai recenti fatti che hanno coinvolto il settore del fumetto) ma deve poter essere libera e che lui nel ’68 sosteneva che tutto fosse politico, mentre oggi sostiene che tutto è cultura perche è prepolitica e dunque si può fare politica anche solo facendo arte.
La mostra organizzata dall’Associazione Comicon in partnership con Doppiavù Studio e il Ghoete-Institut di Napoli, resterà aperta fino al 1 marzo dal mercoledì al Venerdì dalle 17 alle 21 e il sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 21.