Si è conclusa ieri, 6 settembre 2014, la 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. A vincere il Leone d’Oro, una sorpresa e rivelazione in contrapposizione con i titoli inseriti nel classico toto-leone, è stata la pellicola svedese dal titolo impronunciabile “En duva satt pa en gren och funderade pa tillvaron”, ovvero, “Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza”.
Il quinto lungometraggio di Roy Andersson, terzo di una trilogia a cui il regista ha dedicato gran parte della sua vita. Quindici anni per comporla e un sentito ringraziamento all’Italia e a Vittorio De Sica che, come ha dichiarato Andersson gli hanno insegnato ad amare e fare cinema.
Leone d’Argento per “Le notti bianche del postino” del russo Andrei Konchalovskij. Si è invece aggiudicato il Gran premio della giuria il danese Joshua Oppenheimer grazie a “Lo sguardo del silenzio”.
Ben due premi per l’italiano “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo che, grazie a Alba Rohrwacher e Adam Driver ha portato a casa quello per miglior attrice e miglior attore.
La Rohrwacher ha commentato la sua premiazione ringraziando il regista per la sua tenacia e il suo coraggio. Ha inoltre dichiarato che lavorare con Costanzo è stata un’avventura emozionante e indimenticabile.
Romani Paul grazie al film francese “L’ultimo colpo di martello” si è aggiudicato il premio Marcello Mastroianni dedicato ai giovani esordienti, l’iraniano “Racconti” di Rakhshan Banietemad ha invece conquistato il premio per la migliore sceneggiatura.
“Belluscone. Una storia siciliana” di Franco Maresco ha vinto il premio speciale della giuria Orizzonti, ancora altro premio speciale della giuria è andato al turco “Sivas” di Kaan Müjdeci.
Miglior film per l’esordiente Chaitanya Tamhane che con l’indiano “Court” ha inoltre ricevuto all’unanimità anche il premio “Opera prima Luigi De Laurentiis”.
“Animata Resistenza” di Franco Montagner e Alberto Girotto ha conquistato il Premio Venezia Classici per miglior documentario. “Una giornata particolare” di Ettore Scola è stato premiato come miglior classico restaurato.
Infine “Io sto con la sposa” presentato fuori concorso nella sezione Orizzonti, film di Antonio Augugliaro, Gabriele del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry si è aggiudicato ben tre dei premi collaterali del Festival: il Fedic, il premio Hrns – Human Rights Nights Award per il Cinema dei Diritti Umani e il Premio di critica sociale Sorriso diverso Venezia 2014.
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