La Memoria è quello che viene prima è la mostra di Carmine Rezzuti e Quintino Scolavino a cura di Gabriele Frasca fino all’8 aprile al PAN. L’evento nasce dall’idea di lavorare ed interagire con lo spazio e dentro lo spazio. Rezzuti e Scolavino, sulla scena contemporanea dagli anni Settanta, dopo aver partecipato alle Biennali di Venezia, alle Quadriennali di Roma ed ad altre manifestazioni nazionali ed internazionali, sono ideatori e promotori di una concezione “collettiva” dell’arte, dell’esperienza artistica come esito di un linguaggio comune, partecipando, in seguito, a gruppi e ad eventi collettivi come “Orologio ad acqua”. La Memoria è quello che viene prima è la dimostrazione di un’arte che gioca, che non si prende troppo sul serio, che si diverte. Un lavoro tridimensionale che rende concrete le fantasie e le immagini appena uscite da un libro di favole. Cartone, legno, sedie, mazze che richiamano all’arte africana, ad una concezione primordiale, semplice ma estremamente efficace, che affascina, ricicla, fa sognare. Favole ed illustrazioni che prendono forma.
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