I classici dell’arte si animano con la magia del giditale. Grandi capolavori del manierismo, paesaggismo, romanticismo e neoclassicismo diventano i protagonisti del progetto “Beauty” del regista Rino Stefano Tagliaferro.
In questa interpretazione il regista riporta la bellezza alla forza espressiva di un gesto che trae dall’immobilità del quadro, animando di sentimento e sottraendolo alla fissità museale: come se nelle immagini che la storia dell’arte ci ha consegnato fosse già congeniato un movimento che oggi può essere vitalizzato grazie all’inventiva digitale.
Il progetto del Tagliafierro propone immagini che passano dal rinascimento al simbolismo di fine ottocento dove la bellezza è la compagna silenziosa di una vita che inesorabilmente scorre come il fiume verso il mare partendo dal sorriso del bambino, attraverso l’estasi erotica, fino la smorfia di dolore che chiude un ciclo destinato a ripetersi all’infinito. “Una carezza, un movimento impercettibile per dare nuova dimensione a quella bellezza che siamo soliti fruire nell’immobilità del dipinto”.