La fiaba musicale di “Rapunzel” arriva al Teatro Augusteo di Napoli, in scena fino al 6 marzo. Il musical, diretto da Maurizio Colombo – che dopo il successo di “Peter Pan il Musical” ha deciso di proporre di nuovo una favola per bambini – continua il suo tour dopo aver trionfato nei maggiori teatri italiani. “Rapunzel” è una delle favole dell’Ottocento dai fratelli Grimm, conosciuta in Italia anche come Raperonzolo, anche se il testo del musical si avvicina di più alla versione del film Disney. Nel ruolo di Gothel, una straordinaria Lorella Cuccarini, che veste alla perfezione i panni della cattiva e affascinante, a tratti comica, matrigna di Rapunzel. La show girl è accompagnata sul palco da 18 artisti, giovani e bravi, tra ballerini, acrobati, cantanti e attori, questi Alessandra Ferrari nel ruolo di Rapunzel e Giulio Maria Corso nei panni di Phil.
Lo spettacolo, dalla durata di due ore e mezza, convince e coinvolge il pubblico in sala in un family show di grande impatto, che accompagna lo spettatore in un mondo in cui i personaggi animati della fiaba prendono vita su un palcoscenico ricco di eventi speciali (curati da Erix Logan), tra questi la lunga chioma intrecciata di Rapunzel, ben 6 metri di capelli, che si illumina magicamente.
La storia narra di Rapunzel -alla ricerca della sua vera identità – e di Gothel (Go-to-Hell), che si dedica alla stregoneria e allo studio delle erbe, presa dal desiderio di voler fermare lo scorrere ineluttabile del tempo. L’ossessione di Gothel ha una spiegazione ben plausibile. A causa di una salute malferma comincia a vivere nell’ombra sin da piccola, e la sorella minore, bella e sana, viene incoronata regina al suo posto. Nel corso dei sui studi con le erbe e le piante, scopre un fiore magico, fonte di salute e di eterna giovinezza dai grandi poteri. Quando il Re le chiede di rinunciare al fiore per salvare la Regina morente e darle la possibilità di avere un erede, Gothel chiede in cambio di prendersi cura del futuro nascituro. Nasce Rapunzel con un potere pari a quello del fiore, che spinge Gothel a comportarsi da madre ossessiva, sempre presente e pronta a tutto pur di salvaguardare quello che per lei è così prezioso: l’eterna giovinezza. Ma come in tutte le favole, anche in questa c’è una storia d’amore. Rapunzel, infatti, si innamora del giovane Phil. Sarà proprio il sentimento che lega i due protagonisti a liberare la giovane principessa dalle grinfie della malvagia Gothel.
A fare da cornice alla narrazione musicale, una scenografia imponente con oltre 15 quadri in continuo movimento e di grande impatto visivo, progettate da Alessandro Chiti. Le musiche originali sono di D. Magnabosco, P. Barillari e A. Procacci; le liriche di Giulio Nannini; le liriche di Giulio Nannini; le coreografie sono a cura di Rita Pivano, i costumi di Francesca Grossi.