“La Felicità” di Eric Assous, drammaturgo e sceneggiatore francese al Teatro Sannazaro di Napoli, con Gianfelice Imparato protagonista e regista della pièce e Alessandra D’Ambrosio.
La Felicità è uno spettacolo ad alto potenziale comico che allo stesso tempo ci fa riflettere su tematiche che accomunano molte coppie non giovanissime.
Luisa è separata, mentre Alessandro è in attesa di divorzio e ha tre figlie.
Una sera si incontrano, si piacciono e passano la notte insieme, ma al risveglio devono affrontare l’amara realtà nella quale sono calati.
E’ possibile dopo una serie di esperienze sentimentali fallimentari di coppia riuscire a essere ancora felici?
E’ giusto il desiderio di autorealizzazione sentimentale alla soglia degli anta? La speranza di amare ed essere amati riuscirà a sciogliere il gelo di
quest’ultimo passaggio di vita?
Il testo cerca di affrontare le difficili tematiche scandagliando l’argomento in maniera originale, provocatoria, paradossale
,mettendo in luce i conflitti familiari generati dal mutare dei tempi e dal successivo sgretolamento dei valori che hanno portato a una profonda indifferenza nei rapporti
interpersonali.
La felicità nasce dal desiderio di ridefinire ,in senso non convenzionale il concetto di felicità nell’ambito familiare e di coppia. In una società sempre più condizionata dall’
individualismo sfrenato e dal bieco opportunismo è ancora possibile parlare di amore e di felicità? Servirebbe meno dolore e meno paura perché ciò possa avvenire
o la frequentazione porterà Luisa ed Alessandro di nuovo in rotta di collisione?
I precedenti trascorsi sentimentali di entrambi irrimediabilmente finiranno con l’influenzare il loro rapporto creando gelosie, risentimenti, malumori.
Lo spettacolo è diviso in quadri che ripercorrono le diverse fasi del loro rapporto che si evolverà
fino alla inaspettata decisione finale.
Della felicità si è sempre parlato molto con l’intento di carpirne l’essenza e le modalità per ottenerla.
Questa commedia ci ricorda che ci possono essere dei momenti di felicità nella vita, si può ottenere del
benessere stabile, ma essere perennemente felici è irrealistico.
Conviviamo sempre con alti e bassi ,come è normale che sia, alla continua ricerca di un equilibrio personale che non sempre riusciamo a raggiungere.
Luisa( Alessandra D’Ambrosio) a tal proposito dirà che la felicità non ha niente a che vedere con quello che hai o
non hai, ma è correlata con quello che sei.
Gianfelice Imparato e Alessandra D’Ambrosio con la loro bravura e professionalità hanno saputo rendere al meglio le paure, le ansie, le speranze dei due protagonisti
che in fondo non si sentono preparati per la vita a due,
che li porterà inesorabilmente a perdere la propria autonomia e libertà faticosamente raggiunte
dopo la separazione dai rispettivi coniugi.
Nel finale i protagonisti della commedia riescono a esorcizzare quel senso di malinconica accettazione ,intrisa di rassegnazione che proviamo di fronte allo scorrere inesorabile del tempo , carichi
del bagaglio di esperienze non tutte positive, riuscendo a non precludersi la speranza che domani in fondo è un altro giorno e che le scommesse si possono
perdere, ma anche vincere!