È stata una serata di grandi raffinatezze musicali quella andata in scena all’Auditorium di Milano per l’inzio del mese di raccolta fondi di Telethon. “La Dolce Vita: la musica del cinema italiano” è ormai un format che ha girato il mondo e che si presenta come un prestigioso omaggio realizzato alle colonne sonore del cinema italiano, voluto da Caterina Caselli della Sugar, che detiene alcuni dei diritti di commercializzazione delle musiche da film più note.
L’impresa è ardua e semplice allo stesso modo. Ardua per gli interpreti che si sono visti sul palco, da Morgan a Tosca, da Alice a Raphael Gualazzi, perché confrontarsi con un repertorio di questo spessore richiede preparazione e coraggio. Semplice per gli italiani perché Nino Rota, Ennio Morricone e Nicola Piovani sono patrimoni nazionali.
Il format ha attinto al ricco catalogo di musica da cinema del Gruppo Sugar per dare vita a uno spettacolo di grande impatto emotivo in cui le colonne sonore più rappresentative dei grandi capolavori italiani sono eseguite dal vivo dall’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, diretta dal Maestro e compositore di fama internazionale Steven Mercurio. È stato proprio Mercurio ad aver trascinato di più la platea, ballando elegantemente con la strepitosa Alice, una stella di prima grandezza nel panorama italiano, spesso non riconosciuta adeguatamente. Voce cristallina e grande presenza anche per Tosca, un’altra delle voci del nostro Paese che meriterebbe ribalte e ovazioni se possibile, ancora più grandi.
Lo spettacolo ha visto anche protagonista al piano e voce Raphael Gualazzi, da anni in scuderia Sugar, che con leggerezza e maestria ha portato in scena brani celebri come i temi di Amarcord di Fellini e Follia d’Amore, di quel Sanremo 2011 che lo vide trionfatore nella categoria Giovani.
Chiusura a effetto con un bis preparato da Morgan su musiche di Capriccio all’Italiana, ultimo film di Totò. Che subito si è trasformato in O’ Surdato nnammurato, una di quelle chiose che scatena le sale da Nord a Sud, non solo d’Italia. Quando ricapiterà di vedere tanti talenti assieme omaggiare in libertà la propria cultura?