L’estate si avvicina e nascono le diete più strane ed oggi ci si chiede se mangiare come “I Flintstones” faccia davvero bene.
Uno studio finalizzato a combattere l’obesità sostiene infatti che oggi il 70 per cento dell’introito energetico di una persona occidentale, deriverebbe da alimenti che l’uomo delle caverne non avrebbe mai potuto consumare con conseguenze evidenti come l’aumento dell’obesità, di diabete, malattie cardiovascolari e tante altre legate ad alimentazione sbagliata.
Ecco allora l’idea di ritornare all’età della pietra: alcuni studi hanno infatti dimostrato che la “dieta del cavernicolo” aiuta a perdere peso più di tante altre diete.
A lungo termine però la “dieta del cavernicolo” non sembrerebbe offrire vantaggi particolari, nemmeno su colesterolo e trigliceridi. Insomma attualmente la scienza non ha promosso l’alimentazione dei Flintstones, che finisce così per affiancare tutte le altere più o meno sbilanciate, che hanno vissuto il loro momento di gloria e sono poi finite in soffitta.
Il merito però della “dieta del cavernicolo” è quella di aver puntato il dito sulla pericolosità dei cibi più «evoluti», quelli industriali, ricchi di sale, acidi grassi trans, additivi, capaci persino di creare dipendenza nei consumatori.