La Cantata dei pastori di Carlo Faiello
La Cantata dei pastori in forma concerto del maestro Carlo Faiello, protagonista Giovanni Mauriello va in scena per le festività natalizie.
Nel cast anche Marianita Carfora, Elisabetta D’Acunzo e Matteo Mauriello.
Per la prima volta il concerto /spettacolo, prodotto da Il Canto di Virgilio, arriva nel carcere di Nisida, mercoledì 27 dicembre alle ore 18 nella chiesa di S. Maria a mezza Costa.
“La Cantata dei pastori in forma concerto quest’anno la eseguiremo per i ragazzi del carcere di Nisida e proveremo magicamente, almeno per una sera, ad abbattere idealmente muri, filo spinato, barriere con canzoni che parlano di pace, luce e rinascita”, dice il maestro Carlo Faiello.
L’ex componente della Nuova Compagnia di Canto Popolare, che già una volta è riuscito a coinvolgere i ragazzi del penitenziario partenopeo al Premio Recanati alla presenza del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro,
questa volta ha convinto il parroco e il direttore dell’Istituto di pena minorile a rappresentare il concerto natalizio nella chiesa a picco sul mare.
La struttura penale minorile di Nisida, infatti, già da tempo utilizza la musica, il teatro, il mondo dell’arte in genere come strumento di integrazione e riabilitazione socio-lavorativa per i giovani detenuti.
Protagonista de La Cantata dei pastori è Giovanni Mauriello, già co-fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare e prezioso custode della celeberrima versione degli anni Settanta.
Sulla scena anche le cantanti/attrici Marianita Carfora ed Elisabetta D’Acunzo con la partecipazione del figlio d’arte Matteo Mauriello.
Le parti musicali, de La Cantata dei pastori, elaborate da Carlo Faiello, saranno affidate all’Ensemble Santa Chiara Orchestra composta da:
Gerardo Buonocore alla fisarmonica, Arcangelo Caso al violoncello, Pasquale Nocerino al violino e Edo Puccini alla chitarra.
Elementi Scenici e costumi a cura di Bruno De Luca. Arrangiamenti e direzione musicale di Carlo Faiello.
Una miscela tra tradizione e innovazione, questa è la Cantata di Faiello che sceglie le composizioni più interessanti e rappresentative relative al periodo natalizio:
dalle pastorali di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori alle più famose melodie di Roberto De Simone, dall’archivio sonoro di estrazione orale ai brani di Faiello stesso.
La storia è quella di Giuseppe e Maria che vagano per le campagne di Betlemme alla ricerca di un riparo, ostacolati dal perfido Belfagor e protetti dalla spada divina dell’Arcangelo Gabriele.
Nel difficile viaggio vengono accompagnati da due figure popolari partenopee:
Razzullo, scrivano napoletano assoldato per il censimento e Sarchiapone, personaggio comico e deforme inserito successivamente dalla tradizione popolare.
Pubblicata nel 1698 è l’opera teatrale più conosciuta del letterato Andrea Perrucci.
Rappresentata per oltre tre secoli a Napoli, il testo fu creato per opposizione agli spettacoli “pagani e blasfemi” che distraevano il popolo dai festeggiamenti del Santo Natale.
Ispirata alla celebre opera di Andrea Perrucci, reinterpretata dal maestro Faiello, quest’anno, La Cantata dei pastori farà tappa in tutta la Campania:
il 22 dicembre ore 19,30 nella Chiesa di Santa Maria Desolata (nell’ambito della rassegna Le voci di Jubal con ingresso gratuito);
il 23 dicembre ore 19,30 nella Chiesa S. Alfonso Maria dei Liguori a Telese (Bn) ingresso gratuito;
il 26 dicembre ore 19,30 alla Domus Ars di via Santa Chiara, Napoli (prezzo del biglietto 10 euro);
il 27 dicembre ore 18 a Nisida (ingresso gratuito).
E poi il 28 dicembre ore 19,30 alla Parrocchia dell’Immacolata Concezione in Piazza G. Di Vittorio a Napoli (ingresso gratuito);
il 29 dicembre ore 19,30 alla Chiesa San Giacomo Apostolo a Furore (Sa) ingresso gratuito.