“La Cantata dei pastori” sarà in cartellone al Teatro Politeama di Napoli per tutto il periodo natalizio fino al 6 gennaio. Liberamente tratta dall’opera dell’abate Andrea Perrucci, su commissione dei Gesuiti, la prima edizione fu pubblicata nel 1698. Nell’opera religiosa viene rappresentato il viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme e le peripezie che devono affrontare per contrastare i diavoli che cercano di impedire la nascita di Gesù, ma verranno sconfitti dagli Angeli.
I personaggi perennemente affamati Razzullo, (uno scrivano inviato in Palestina per il censimento) e Sarchiapone (un barbiere in fuga per aver commesso due omicidi), furono introdotti nell’opera alla fine del ‘700.L’opera sacra che vanta numerose rivisitazioni, negli anni si è trasformata sempre più fino a essere rappresentata nei quartieri popolari di Napoli, unendo così le componenti sacre a quelle profane.
Per quarant’anni dal 1974, la Cantata è stata messa in scena durante il periodo natalizio dal grande Peppe Barra (Razzullo) e per molti anni dall’indimenticabile Concetta Barra (Sarchiapone).Con Roberto de Simone e la Nuova Compagnia di Canto Popolare l’opera, che era stata sempre rappresentata a Napoli , tra gli anni ’70 e ‘80 varca i confini ,e vola a New York, Portogallo, Francia, Londra, con grande successo di pubblico.
La versione attuale è stata riscritta da Peppe Barra e Paolo Memoli ,con le musiche di Lino Cannavacciuolo e Roberto De Simone. Coppia inedita quest’anno quella formata da Peppe Barra (Razzullo) e Rosalia Porcaro che veste i panni di Sarchiapone. Negli anni il personaggio di Sarchiapone è stato interpretato da Giovanni Mauriello(1974), da Enzo Cannavale (95-96), da Umberto Bellissimo(98-99),da Teresa Del Vecchio(2013-14).Con Peppe Barra in scena Patrizio Trampetti(Diavolo,Oste,Cidonio),Maria Letizia Gorga (Zingara, Gabriello) dalla voce accattivante, Marco Bonadei (Demonio)dalla grande forza scenica, Enrico Vicinanza (Ruscelio) il pescatore gentile, Francesco Viglietti (Armenzio) il vecchio pastore, Giuseppe De Rosa (Benino), il talentuoso e giovane pastorello, Andrea Carotenuto (San Giuseppe), Chiara Di Girolamo (Maria Vergine).
Lo spettacolo è impreziosito da un’orchestra di 8 elementi diretta dal M. Luca Urciuolo. Molto suggestiva la scenografia di Tonino Di Ronza che ci proietta in un mondo magico da favola. I costumi fedeli alla tradizione sono quelli di Annalisa Giacci. Molto coinvolgenti e di effetto le coreografie di Erminia Sticchi con il corpo di Ballo Skaramacay. Uno spettacolo da vedere che ha il pregio di mantenere viva una grande eredità culturale che unisce insieme l’atmosfera del teatro di tradizione, dello spettacolo musicale e della leggerezza del circo.