Un nuovo studio appena pubblicato dalla Northwestern Medicine University ha studiato la memoria di un gruppo di adolescenti consumatori abituali di marijuana ed ha concluso “che i ragazzi che fanno uso di pesanti dosi di cannabis avranno una scarsa memoria a lungo termine in età adulta”. L’uso frequente di questa droga infatti provoca cambiamenti nell’ippocampo.
Lo studio è tra i primi ad evidenziare che l’ippocampo ha una forma diversa in chi è accanito fumatore di cannabis e che la diversa forma sarebbe correlata a scarsa memoria a lungo termine.
«I processi di memoria che sembrano essere colpiti dalla cannabis sono quelli che utilizziamo ogni giorno per risolvere problemi comuni e intrattenere rapporti con la famiglia e gli amici» spiega l’autore principale dello studio, John Csernansky, professore di psichiatria alla Northwestern University.
In base a questo studio le anomalie cerebrali ed i problemi di memoria sono stati osservati nei ventenni, due anni dopo che avevano smesso di fumare marijuana: I giovani adulti che hanno abusato di cannabis in età adolescenziale hanno ottenuto risultati peggiori nei test di memoria rispetto ai giovani adulti che non avevano mai fatto uso di droga. I soggetti esaminati sono stati sottoposti a un test di memoria narrativa e hanno ascoltato una serie di storie per circa un minuto. Poi è è stato chiesto loro di ricordare maggiori dettagli possibili da 20 a 30 minuti più tardi.
Il test aveva l’obiettivo di valutare la loro capacità di codificare, archiviare e richiamare i dettagli dei racconti.
Il gruppo di persone studiato era composto da ragazzi che avevano cominciato a fare uso di cannabis tra il 16 e i 17 anni per un totale di tre anni ma che da due non ne facevano più uso. Allo studio hanno partecipato 97 persone.
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