Nell’intervento di ieri, 19 novembre 2014, la portavoce del Movimento 5 Stelle Daniela Donno ha nuovamente posto l’attenzione sul riconoscimento della LIS ovvero della Lingua dei Segni Italiana.
La Donno ha portato in Senato numeri reali, collezionando, purtroppo, anche una gaffe.
Alla fine dell’intervento, infatti, ha ringraziato in LIS i presenti. Nello spiegare però il significato del suo segno, ha detto: «Questo è il gesto per dire grazie».
Chiunque abbia mai avuto a che fare con la cultura sorda sa quale sia la differenza sostanziale tra segni e gesti e sa che bisogna stare attenti e non confondere queste due parole.
Nessuno ha corretto la portavoce M5S, nessuno ha parlato del suo intervento di ieri.
Così come oggi nessuno sta parlando della manifestazione organizzata dall’ENS (ente nazionale sordi) che si sta svolgendo a Roma. Eppure centinaia di persone sono scese in piazza per partecipare alla manifestazione nazionale “Obiettivo Lis”.
Sordi e udenti sono in piazza a manifestare per il famoso riconoscimento di cui, a modo suo, parlava ieri Daniela Donno.
In quasi tutti i paesi europei le diverse lingue dei segni sono state ufficialmente riconosciute, garantendo quindi una serie di servizi che abbattono le famose “barriere comunicative”.
In Italia tra l’agosto e l’ottobre del 2013 sono stati presentati una proposta di legge alla Camera e un nuovo disegno di legge in Senato. Anche in questo caso sono stati in pochi a parlarne.
Intanto, da piazza della Repubblica a Piazza Santi Apostoli a Roma prosegue una manifestazione dove la maggior parte delle persone indossa dei guanti bianchi per sottolineare l’importanza delle mani in una lingua a cui manca solo l’ufficializzazione.
Fortunatamente grazie agli hastag sui social e ai video in tempo reale tutto ciò che sta accadendo in queste ore resta documentato. Sarebbe bello però se anche tutti i giornali dedicassero più attenzione a questo tipo di manifestazione. Sarebbe bello se per una decina di minuti tutte le testate mettessero da parte le parole e dedicassero uno spazio ai segni.
Per chi ama le polemiche, si potrebbe anche solo parlare dell’imprecisione della Donno in senato. Sarebbe già qualcosa. Sarebbe comunque un gesto solidale nei confronti dei segni.