L’Arte della Felicità è un prezioso gioiello dell’animazione prodotto da Luciano Stella e completamente targato Napoli. Il racconto e i disegni sono del talentuoso napoletano Alessandro Rack e napoletani sono anche gli altri componenti dello staff: disegnatori, musicisti, animatori e informatici. Un’animazione curatissima che richiama i disegni e la malinconia di American Pop di Ralph Bakshi e la poesia intramontabile del maestro assoluto Hayao Miyazaki. Una storia di profonda crisi esistenziale (con picchi altissimi nella sceneggiatura) in cui si passa attraverso vari e, a volte vani, tentativi per vivere meglio questa nostra accidentale quotidianità e non solo. E non è importante se questa affannosa ricerca si chiama buddismo, cattolicesimo, ateismo… Al centro, un rapporto che non riguarda (finalmente!) solo cuori infranti di una storia d’amore finita male ma il legame, unico e vitale, di due fratelli che condividono tutto compresa la passione/lavoro per la musica. Una frase del film lo spiega bene: “crescere da soli e come giocare a pallavolo contro il muro“.
Siamo noi il film, seguiamo il protagonista Sergio Cometa come se seguissimo noi stessi in balìa di questa esistenza amara ma anche così eternamente affascinante. Siamo sempre così vicini alla Verità da esserne così irrimediabilmente lontani con le nostre azioni che saranno sempre lì, nel bene e nel male. A tutto questo, fa da sfondo Napoli ma non quella folklorsitica trita e ritrita bensì una città viva, variegata, creativa, decadente ma all’avanguardia. Una Napoli che si reinventa in modo sano e lontano dagli stereotipi dell’arrangiarsi e del “basta che c’è la salute“. Solo qui si poteva dare vita ad un film del genere e ne sono contento perché testimonia che una parte di questa imperscrutabile metropoli pensa, crea, agisce, lavora onestamente e…disegna. Da vedere e rivedere.
Cerca
-
Articoli recenti
- Wunderkammerkabarett apre la rassegna In-stabilestate al teatro Instabile Napoli
- Torna Ethnos, il Festival Internazionale della Musica Etnica
- Prorogata la mostra “Picasso e l’antico” al MANN
- Recensione libri: Sono cose da grandi di Simona Sparaco
- Giuseppe Bonifati nel film “Ferrari” con Penelope Cruz, in concorso a Venezia
Find us on Facebook
-