Lo specchio è il titolo del nuovo progetto discografico della band L’Ame Noire. Quattro giovani musicisti originari di Cuneo che hanno esordito con un precedente extended play “Deserto”, a giugno del 2013 .
Ciononostante, il gruppo considera Lo Specchio il loro primo vero disco. Si tratta di un album che interseca toni cupi a suoni malinconici che avvolgono l’amore come fulcro centrale, cantato, interpretato ed ancor più profondamente sentito in chiave sublimemente pura tanto da coinvolgerne il dolore e la morte come condizioni strettamente correlate al decantato sentimento.
I contenuti struggenti che comunicano l’incapacità dell’uomo di amare, insieme al proporzionale bisogno di sentirsi amato, sono motivati da un ritmo decisamente rock, “rustico” e dominante che ne fa del genere, la prerogativa de i L’Ame Noire.
I quattro giovani talenti esordiscono nel 2009, pubblicando poi nell’anno 2010 “L’Appartament”, un prodotto composto da 5 brani inediti, dedicandosi di li a poco tempo ad un ‘intensa attività concertistica live per tutta Italia. Lo specchio è un album che si compone di una track list composta da 10 brani, a partire dal pezzo che ha dato il titolo allo stesso album, Lo specchio, un testo attualmente in lizza tra i primi 40 della classifica M.E.I. Italia.
Per la composizione di questo brano il gruppo si è ispirato alla filosofia di Arthur Schopenhauer, al mito della caverna di Platone ed agli scritti di Jorge Luis Borges.
Lo specchio comunica il modo in cui l’individuo sente le proprie emozioni e l’incapacità di controllare l’universo sensibile e da qui la necessità di ancorarsi a delle certezze per provare a guardare il mondo per quello che concretamente è.
E adesso tu è invece il motivo musicale dove L’aime Noire hanno incrociato al tono vocale rilassato e disteso una strumentazione prepotentemente rock che però si amalgama in modo equilibrato alla distensione della melodia cantata. Immobile è un brano che esprime il tocco tipico delle rock ballad anche se le strofe si aprono con una melodia più cupa in tono con la struttura malinconica dell’intero album.
Il testo altresì ha visto protagonista l’intervento alle chitarre di Edoardo Bennato. Il Nichilista è nato in un momento serale, nello studio di registrazione in compagnia di Ettore Giliberto; è un pezzo dichiaratamente rivolto all’osservazione di questa condizione tipica, in particolar modo, nei giovani, che si lasciano scorrere il tempo frettolosamente, perdendo di vista l’ampiezza della bellezza di vita. Lo puoi capire prosegue la track list con toni sempre tipici delle rock ballad.
Un motivo dove basso e batteria appaiono enormemente trascinanti tanto che il basso diviene il creatore stesso dell’ intera melodia. Stranieri in paradiso è una traccia di immancabile significato introspettivo. Viene cantato il tema dell’abbandono. Un brano semplice che si eleva su di una struttura armonica e nel contempo dinamica, ispirato al lavoro di Terry Moore. While my guitar gently weeps, un brano interamente rivisitato che conosciamo già nella sua versione originale dell’intramontabile gruppo dei Beatles. Atomizzazione è invece un pezzo altamente singolare. Per la sua composizione si è trattato quasi di una sperimentazione dato che il testo sembra far incontrare due tracce diverse, generate da suoni prodotti, in modalità apparentemente contrastante. Il motivo di questo effetto è indiscutibilmente legato ai due diversi mondi emozionali che vengono descritti. Plastica è invece la traccia che meglio incorpora il tema del nichilismo. L’argomento che da continuità al brano è quello cupo della droga e dell’uso che ne viene fatto tra i giovani per poter sfuggire ad una realtà che non si accetta, che non si affronta, che non si vive e dalla quale, si scappa distruttivamente. Plastica descrive il perpetuarsi di un fenomeno sociale attraverso suoni caratteristici di un rock decisamente forte.Ti rivedrai è invece tra i primi testi scritti per quest’album dalla band. Anche in questo caso si coglie una struttura tipicamente intima ed incisivamente emotiva con il suo accordo caratteristico dello stile anni ’90 insieme ad una struttura dichiaratamente propria dell’alternative rock.