Lutto imprevisto nel mondo dell’arte e della cultura. È morto a seguito di una malore improvviso Vincenzo Pacelli, famigerato storico d’arte, nonché emerito professore dell’Università Federico II° di Napoli. Vincenzo Pacelli passa alla storia come una tra le personalità maggiormente impegnate nell’analisi di Michelangelo Merisi, alias il Caravaggio. Pare infatti che lo studioso fosse venuto a conoscenza di elementi fattuali che mettessero in discussione le cause conclamate in merito alla morte del Merisi. Secondo quanto comprovato dal professor Vincenzo Pacelli, il luogo di morte di Michelangelo non fu la Toscana, bensì Palo di Ladispoli, nel Lazio, mettendo a conoscenza in modo ancor più sorprendente, che la causa non fu la malattia, ma un assassinio, portato a compimento dagli emissari dei cavalieri di Malta, con il consenso della Curia Romanatenuto poi ben segreto. Oggi si spegne una figura illustre che ha dato spicco non solo al territorio napoletano quanto all’Italia tutta. Settantacinque anni non ancora compiuti, un uomo che si è dedicato corpo ed anima allo studio dell’arte meridionale, sulle iconografie e tutto quanto il vasto mondo della storia sociale dell’arte. Tra gli operati che Vincenzo Pacelli ha dedicato al Caravaggio, annoveriamo il saggio monografico sul martirio di Sant’Orsola del 1980, la monografia sulle sette Opere di Misericordia del 1984, le tre edizioni dell’ultimo Caravaggio collocate tra il 1994, 1995 ed il 2002. In tempi recenti, si possono poi celebrare i lavori monografici su Pacecco De Rosa datato nel 2008 e Giovan Battista Beinaschi nel 2011, in collaborazione quest’ultimo, con l’architetto Francesco Petrucci. Le sue ricerche appassionate in riferimento al geniale Merisi, avevano fatto raggiungere lo storico Pacelli, alla raccolta di risultati sorprendenti ed affascinanti, pubblicati nel volume “Caravaggio tra arte e scienza”.
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