Scompare Jimmy Fontana, al secolo Enrico Sbriccoli. Il cantante divenuto famoso negli anni ’60 è morto nella sua abitazione romana. Aveva 78 anni ed era malato da tempo. A divulgare la notizia, il suo agente Pasquale Mammaro. Cantautore, jazzista, contrabbassista e attore, tra i suoi maggiori successi ricordiamo “Il mondo” e “Che sarà”.
Fontana nasce a Camerino il 13 novembre 1934. Grazie alla sua passione per il jazz, inizia da autodidatta a suonare il contrabbasso, frequentando l’Hot Club di Macerata, locale in cui l’artista si esibisce con diversi complessi. Dopo essersi diplomato in ragioneria, s’iscrive alla Facoltà di Economia e commercio a Roma (che abbandona dopo poco per dedicarsi alla sua passione per la musica), e proprio nella capitale Fontana intraprende una collaborazione con la Roman New Orleans Jazz Band. In quel periodo sceglie il suo nome d’arte, Jimmy Fontana, in omaggio al sassofonista Jimmy Giuffre, di cui era ammiratore.In seguito incide alcuni standard jazz per la Consorti, entra come cantante nella Flaminia Street Jazz Band ed incide dei dischi per l’etichetta Astraphon. Subito dopo forma la band Jimmy Fontana and His Trio con Raffaele Giusti al pianoforte, Sandro Santoni al contrabbasso, e Lionello Bionda alla batteria. Nello stesso periodo incontra Leda, che dopo qualche anno diventa sua moglie. Unione dalla quale sono nati quattro figli: Luigi, musicista ed arrangiatore, Roberto, Andrea e Paola.
Intrapresa la carriera da solista, nel 1960 vince con Bevo il Burlamacco d’Oro, concorso musicale che si tiene a Viareggio. L’anno successivo partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Miranda Martino con il brano “Lady luna”, scritto dal maestro Armando Trovajoli e da Dino Verde.
Nel 1965 arriva al successo con “Il mondo”, testo di Gianni Meccia, la musica scritta in collaborazione con Carlo Pes e l’arrangiamento curato da Ennio Morricone. La canzone vince “Un disco per l’estate 1965”.
Nel 1970 raggiunge un discreto successo di pubblico “L’amore non è bello (se non è litigarello)”. Nel 1971 scrive la musica in collaborazione con Italo “Lilli” Greco e Carlo Pes e parte del testo insieme a Franco Migliacci di “Che sarà”, riconosciuta come una tra le canzoni italiane più famose, riprodotte ed eseguite nel mondo , arrivata al secondo posto al Festiva di Sanremo e al primo posto nelle classifiche italiane dello stesso anno.
Gli anni ’70 non sono poi così fortunati per Fontana. Per alcuni sospende la sua attività musicale, trasferendosi a Macerata, città in cui apre un bar che gestisce per cinque anni.
Nel 1979 ritorna sulle scene con “Identikit” (sigla della serie televisiva Gli invincibili) e con “Beguine”, canzone presentata al Festival di Sanremo 1982, con la musica scritta dal figlio Luigi, che poi lo accompagna negli anni come collaboratore musicale, pianista e cantante.
Successivamente con “I Superquattro”, gruppo formato da Gianni Meccia, Nico Fidenco e Riccardo Del Turco, partecipa a molti programmi televisivi. Lavora al cinema in film musicali quali “Io bacio… tu baci” o di commedia all’italiana come “La voglia matta”.
Nel 1994 ritorna a Sanremo con la “Squadra Italia”, cantando il brano “Una vecchia canzone italiana”. Da quel momento le sue ospitate diminuiscono a causa soprattutto dei suoi problemi di salute.