Sapete cosa si intende quando si parla di pietra miliare? Vuol dire che all’interno di un certo ambito quello a cui ci riferiamo è un must, qualcosa dalla quale non si può prescindere, e allora provate a correggermi se dico che quando si parla di musical uno dei primi pensieri va a Jesus Christ Superstar, magistrale opera di Tim Rice con le musiche di Andrew Lloyd Webber, che ha portato sul grande schermo prima e a teatro poi gli ultimi sette giorni della vita di Gesù, ma raccontandoli in una chiave quanto meno singolare, ovvero lo sguardo dei suoi contemporanei.
Jesus Christ Superstar, la prima assoluta al Teatro Sistina di Roma dal 19 settembre con Ted Neeley, Yvonne Elliman e Barry Dennen con i protagonisti dello storico film di nuovo insieme dopo 40 anni
diretti da massimo Romeo Piparo.
La grande notizia, infatti, non è tanto che il musical sarà ancora in cartellone in Italia in diverse date e città, ma che questo tour non è fatto da una compagnia che reinterpreta il grande classico, ma dai veri ed originali protagonisti della pellicola, che tornano insieme sul per riportare sulla scena tutta la magia di quest’opera.
Nel cast di Jesus Christ Superstar Rivedremo dunque Ted Neeley nei panni di Gesù, Yvonne Elliman interpretare la Maddalena e Barry Dennen ricoprire il ruolo di Pilato ed è proprio il cast originale durante la presentazione dell’evento che racconta come questo spettacolo abbia qualcosa di profondamente magico; Ted Neeley racconta come pur non vedendosi per moltissimi anni i membri del cast si ritrovino sempre in perfetta sintonia, tanto da dargli la sensazione che si stiano riprendendo in mano qualcosa lasciata solo qualche giorno prima.
Un cast estremamente affiatato e questo si evince anche e sopratutto dalle parole di Yvonne Elliman che racconta come nella prima versione per brodway Gesù fosse interpretato da un altro attore e come invece l’arrivo di Ted sulla scena abbia provocato un cambiamento radicale in tutto il cast per la straordinaria capacità di Neeley di incarnare il personaggio di Cristo.
Tutti e tre questi straordinari interpreti hanno sottolineato come nel tempo ovviamente l’approccio al loro personaggio si sia profondamente trasformato, singolare è il racconto della splendida Yvonne Elliman che ha ammesso senza vergogna che quando le proposero la parte lei fosse convinta che la Maddalena fosse la madre di Gesù tanto che ascoltando per la prima volta a casa di Webber il pezzo I don’t know how to love him, abbia espresso all’autore le sue perplessità circa il testo, singolare se fosse stato dedicato da una madre a suo figlio come lei stessa era convinta. E’ poi Neely che racconta come secondo lui i due compagni di viaggio, essendo presenti in tutte le produzioni originali, sia quella cinematografica che quella teatrale, abbiano letteralmente creato il personaggio della Maddalena e di Pilato.
Uno spettacolo molto singolare che tocca inevitabilmente corde molto sensibili di tutto il pubblico, una grande opera rock, estremamente coinvolgente e trascinante, è Ted Neeley a raccontare come anche prima di entrare in scena, quando la prima chitarra mette l’accordo iniziale dal pubblico gli attori, sentano arrivare una straordinaria energia e carica emotiva, che in qualche misura loro restituiscono alla platea una volta sul palco, uno scambio di energie molto singolare che questo intensissimo interprete sente inalterato tutte le volte che torna a vestire i panni di Gesù.
Provate allora solo ad immaginare quale esperienza esaltante può essere vedere il cast originale di questa incredibile pellicola, far rivivere su un palcoscenico tutta l’intensità di una storia che racconta si della vita di Gesù, ma che è al contempo uno spaccato sugli anni 70 e su quella utopica voglia di pace che nasceva violenta dal popolo.
Lo spettacolo parte da Roma dal teatro Sistina dal 19 al 28 settembre, poi si sposta all’arena di Verona il 12 ottobre e per finire al teatro Arcimboldi di milano dal 16 ottobre al 2 novembre, ed è proprio Massimo Romeo Piparo a dirigere gli attori in questa nuova avventura ed è proprio lui che ha fortemente voluto che la prima tappa fosse il sistina che già nelle passate stagione aveva tributato allo spettacolo(nel quale era presente solo Neeley del cast originale)un grande successo, quasi come un tributo a Roma e ai romani.
Il cuore del cast originale, affiancato da nuovi eccezionali interpreti, una orchestra dal vivo diretta dal maestro Emanuele Friello e 23 tra acrobati, ballerini e artisti quasi circensi per uno spettacolo dal sapore antico e sempre nuovo.