Come tanti suoi suoi colleghi, si è spogliato dalla veste di attore per seguire la musica: Jacopo Sarno da ora sarà Jake Sarno. Ha deciso, così, di tornare al suo primo amore: la musica.“Feathers And Wax” è il primo singolo primo estratto dall’album “Chapter 1” in uscita il 17 marzo. Il brano, scritto e composto da Jake Sarno assieme a Fausto Cogliati (produttore di Fedez, J-Ax, Raphael Gualazzi, Francesca Michielin), è una rivisitazione del mito di Icaro. Jake Sarno è autore e compositore del brano uscito da poco assieme a Fausto Cogliati (produttore di Fedez, J-Ax, Raphael Gualazzi, Francesca Michielin) che ha prodotto e arrangiato l’intero album. Il video, scritto e diretto da Pablo Papeltengo, è prodotto da Cloverthree Film (la stessa produzione del progetto “Palle di Natale”, oltre 6 milioni di views su YouTube) e ha per protagonisti i più cari amici di Jake.
Ciao Jacopo, ci racconti di questa svolta?
«Non ci si bagna due volte nello stesso fiume”, diceva Eraclito. Come l’acqua che scorre, il mondo cambia e anche noi siamo in costante evoluzione. Con questo progetto torno al mio più grande amore, la musica, dopo un lungo percorso di ricerca, sperimentazione e scrittura».
Perché la scelta di cantare in inglese?
«L’album esplora un tipo di scrittura fortemente influenzato dalla musica tradizionale americana, dal blues, dal folk e dal soul. La storia che racconto in Chapter 1 è il viaggio di un italiano che, immerso nel mondo, vuole rivolgersi a tutti e lo fa a modo suo, senza paura e senza orpelli. Forse anche senza mezze misure…».
Come si è evoluta la tua carriera?
«Ho iniziato a recitare e a studiare musica da bambino e con qualche sacrificio e un po’ di fortuna ho fatto esperienze indimenticabili. Prima di pubblicare il “nuovo Jake”, ho raccolto alcuni dei momenti più emozionanti postandoli sui social: dal tour con i Jonas Brothers al set di “Zack & Cody” a Hollywood, dal Teatro Antico di Taormina ad High School Musical… Negli ultimi anni però mi sono dedicato allo studio e ho scoperto di amare il blues mentre frequentavo un’accademia a New York. Lì è iniziato il cambiamento, sono tornato in Italia e ho costruito giorno dopo giorno un nuovo percorso. Insomma sono ripartito da zero, con il prezioso supporto di Cloverthree Music e di Fausto Cogliati».
Chi è adesso Jake?
«Sono sempre io, quasi dieci anni dopo, con una nuova storia da raccontare… l’anima non è cambiata, anche se ora mi piace vestirmi di nero. Cerco di scavare nell’emozione e tradurre i pensieri in musica, sperando di mantenerli genuini e di non corromperli mettendo insieme troppi suoni. Questo ha condizionato la scelta degli arrangiamenti e Cogliati si divertiva con me in studio ad eliminare tutte le tracce incise che non fossero “strettamente necessarie”».
Cosa ci anticipi del nuovo disco?
«Chapter 1 è un viaggio: 7 canzoni raccontano 7 luoghi diversi… non solo luoghi del mondo, ma anche e soprattutto tappe di un percorso di crescita. Quando inizi un viaggio ti relazioni con il mondo intero ma sei anche costretto all’introspezione; è un po’ come trovarsi, improvvisamente, di fronte a uno specchio».