Nessuno aveva dubbi qualche sera fa a Milano, quando il giardino della Triennale è stato invaso dal rock di Jack Jaselli e la sua band. Jaselli è il nome nuovo della musica suonata in Italia e addetti ai lavori e fan lo stanno spingendo verso l’Olimpo delle star affermate.
Il musicista milanese se lo merita. Questa settimana esce con il suo terzo album, Monster Moon, che è una sintesi del suo mondo sonoro, che spazia dall’indie al reggae, ma è ovvio che la musica bisogna sentirla prima di farsi un’idea.
«Al di là del titolo, “Monster Moon” è un disco molto legato alla Luna, anche in senso fisico: durante le registrazioni, a luglio, abbiamo assistito a due lune piene nello stesso mese e il suo suono è stato messo a punto durante la cosiddetta “Blood Moon”. È un album lunare, forse lunatico. – racconta Jaselli – Noi chiamiamo “lunatica” una persona bizzarra, soggetta agli sbalzi d’umore come alla ciclicità delle fasi del nostro satellite. Ma sappiamo anche che Ariosto manda Astolfo sulla Luna per recuperare il senno di Orlando, ponendo la saggezza sul satellite terrestre, che la follia abita già tutta qui, nel nostro mondo. Resta da vedere se con “Monster Moon”, il nostro voyage dans la Lune, il senno noi lo abbiamo perduto oppure ritrovato.»
“Monster Moon” è stato anticipato dal singolo che è già un trascinatore di coretti, The End. Il disco è il frutto di quasi due anni di scrittura da parte di Jack insieme a Max e Nik Taccori; nato a Milano, ha poi preso forma ai Fonogenic Studios di Los Angeles dove è stato registrato lo scorso luglio, prodotto e mixato da Ran Pink. Il disco segna il debutto di Jaselli per Universal Music Italia.