
Foto di Felice De Martino
Irama torna per la sesta volta al Festival di Sanremo con il brano “Lentamente”. Nella serata delle cover di venerdì 14 febbraio Irama duetterà con Arisa in Say Something, il singolo del duo statunitense A Great Big World in collaborazione con Christina Aguilera che ha portato a loro un Grammy Award per la performance nella cerimonia del 2015.
L’artista ha annunciato il suo primo concerto allo Stadio Sansiro di Milano previsto per l’11 giugno 2026. Questa notizia arriva anche in concomitanza con il secondo sold out delle date di Milano all’Unipol Forum di Assago previste per il 21 e 23 maggio. Il 22 luglio sarà invece al Rock in Roma all’ippodromo delle Capannelle, mentre il 2 ottobre si esibirà all’ Arena di Verona dove porterà live tutte le sue hit che gli hanno fatto collezionare 53 dischi di Platino e 4 oro e oltre 2,5 miliardi di streaming.
Venerdì 14 uscirà anche la versione spagnola “Lentamente (Cada maldito sentimiento)” per il mercato latino dove Irama dove sta andando virale il singolo “El Peso De Un Ángel”.
Alcune domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa a Sanremo
Che consiglio daresti a coloro che vogliono farsi strada nel mondo della musica?
«Sono ancora giovane anche io e non ho la presunzione di dare consigli. Il prossimo anno farò dieci anni di carriera. In questi anni ho visto veramente di tutto ed ho sentito dire la qualunque, sia nel bene che nel male. Siamo in un periodo storico, secondo me, ambiguo. Oggi in gara vedo molti ragazzi più giovani di me ed è brutto vedere quanto vengano scoraggiati dai giornali, super insultati anche a livello fisico. Ho letto tantissimi messaggi dove gli artisti venivano insultati per come erano vestiti, per la loro fisicità o addirittura criticati per la performance, come se questo accanimento fosse dovuto. Ricordiamoci una cosa molto importante, lo dico perché non ho paura di prendermi le mie responsabilità, e bisogna avere, scusatemi il francesismo “anche coglioni di dirlo”, di non nascondersi dietro una testata giornalistica, ma cercare di appoggiare i giovani e di non abbatterli. Ricordiamoci che come io sono qui davanti a voi, e voi siete qui davanti a me, ogni uomo deve avere le proprie responsabilità, avere la propria coscienza, assumersi le proprie responsabilità. Incentiviamo i ragazzi giovani che sono il futuro, non cerchiamo di abbatterli, secondo me è una cosa molto importante, a volte ce lo si dimentica».
Non è la prima volta al Festival di Sanremo per te. Ogni volta c’è sempre qualcosa di diverso che porti sul palco.
«Ho sempre cercato di portare la mia personalità. Mi piace cambiare genere, sono sempre stato un amante, un estimatore degli artisti eclettici, ed ho sempre cercato di fare dell’ecletticità, una voce che risuona forte nella musica. Non ho mai avuto paura di sbagliare, di rischiare e continuo a farlo, secondo me questo è proprio il bello della musica, cercare di fare la differenza. Spero che questa canzone piaccia».
Hai dichiarato che questa per te è una canzone diversa. Cosa vuoi dire?
«È una canzone che tocca delle sonorità e della melodia più italiane, se parliamo tecnicamente, quindi ha una contemporanea un po’ più mediterranea. Ha un flusso melodico un po’ differente dalle canzoni che faccio di solito. Quindi tecnicamente ha delle variazioni melodiche, anche musicali diverse, a cui non ero abituato, ma l’ho voluto fare comunque per cercare di cambiare, di fare qualcosa di diverso che mi emozionasse. È una roba principalmente legata alla tecnica della canzone».
Quest’anno nella serata delle cover presenterai “Say something” di Christina Aguilera in duetto con Arisa.
«Arisa è strepitosa ed ha una voce potentissima, secondo me. È speciale come persona e sul palco lo dimostra sempre. Sono felice ed orgoglioso di salire sul palco insieme a lei e cantare questa canzone che secondo me era speciale. Io non sono un interprete, ma un cantautore, quindi sono abituato a scrivermi le melodie, a scrivermi le canzoni, ed è sempre un po’ difficile per me cercare la cover. Quando ascoltai questa canzone la prima, pensai che mi avrebbe fatto piacere scriverla. Mi identifico in questo brano della Aguilera, nella melodia, nel modo di cantarla, nel testo. La sento molto mia.
Dal tuo esordio dal talent Amici sono trascorsi diversi anni. Sei cresciuto tantissimo e possiamo dire che oggi sei un artista completo. Quali sono i tupi progetti per il futuro?
«Ho voglia di fare musica, ho voglia di raccontare, di scrivere un altro disco. Ho tanti progetti in testa che poi vi racconterò se avete piacere di ascoltarmi più avanti. Non vedo l’ora di esibirmi al San Siro. Non vedo l’ora di salire sul palco di nuovo, dell’arena, di rifare il tour dei Palazzetti. Quello per me è veramente la cosa più importante in assoluto. Per me la cosa più importante è vedere negli occhi di una persona che l’hai emozionata, che gli hai raccontato una storia in cui si è identificata. Quello è impagabile, non ha prezzo. È forse uno degli unici motivi per cui ancora scrivo canzoni e ancora mi emoziono. Inoltre è fondamentale suonare dal vivo».
In quale momento della vita ti sei sentito più guerriero?
«In un senso metaforico, ovviamente, non si smette mai di essere guerrieri in generale. Non bisogna mai abbassare la guardia, ma questa è una cosa che sappiamo tutti. Poi figurati, quando fai anche un lavoro dove spesso sei un po’ obbligato a mostrare solo la punta dell’iceberg, è ancora più difficile, è ancora più pericoloso abbassare la guardia. Questa canzone è nata proprio da questo sentimento».
Sei sempre stato legato a Maria De Filippi, qual è stato il consiglio più grande che ti ha dato?
«Mi ha scritto un messaggio, una cosa molto bella, che tengo per me. Lei è una donna straordinaria, una persona bella, diretta. Adesso sto facendo il mio percorso e la sento soltanto in veste di amica e di persona che mi consiglia perché mi vuole bene».