Dopo il successo dell’anteprima nazionale nella scorsa stagione, “Io e Julia” torna a Teatro Libero (dal 18 al 25 gennaio) per raccontare una storia vera, la profonda amicizia tra due donne in un periodo storico controverso, dominato dalla violenza nazista.
Lo spettacolo di Patricia Conti per la regia di Massimo Navone con Monica Faggiani e Cinzia Spanò è liberamente ispirato a Pentimento della scrittrice e drammaturga statunitense Lillian Hellman (1905-1984). Autrice impegnata, ha sempre fatto del suo teatro e dei suoi scritti un atto di denuncia sociale e politica nonostante le persecuzioni e la censura della politica statunitense degli anni del maccartismo.
Sullo sfondo della Berlino di fine anni ’30, Lillian (Monica Faggiani) e Julia (Cinzia Spanò) si rincontrano dopo tredici anni: sarà l’ultima volta, prima che le loro strade si dividano e siano oscurate dall’ombra della guerra. Le due giovani sono amiche da sempre. Julia si oppone strenuamente alla dittatura nazista, mettendo al servizio della causa tutta se stessa e il suo ingente patrimonio; Lillian, ritrovata la sua compagna, desidera solo portarla via con sé e riprendersi tutto ciò a cui entrambe hanno dovuto rinunciare. Sullo sfondo, un pericoloso viaggio in treno per trafugare 50.000 dollari, destinati ad acquistare la merce più cara: la vita umana. Un confine da attraversare. Perquisizioni naziste. Un visto di solo transito per un breve incontro dopo il quale niente sarà più come prima.
Una storia vera, che Lillian Hellman dedica all’amica ritrovata e, di nuovo, perduta; un legame intenso (la Hellman non svelerà mai l’identità dell’amica) che si intreccia carnalmente con la vita e con l’arte dell’autrice americana.
Questa vicenda ha ispirato il film Julia del 1977 di Fred Zinnemann, con Jane Fonda e Vanessa Redgrave, che si è aggiudicato molteplici Premi Oscar.
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