Ciro Esposito è in tournée teatrale con “Siamo tutti…Felice”, una commedia che lo vede protagonista insieme a Salvatore Gisonna e Fabio Balsamo. L’attore, che di recente è rientrato dalla Svizzera per un ruolo nel film “Un nemico che ti vuole bene”, in una piacevole intervista ha raccontato alcuni particolari di questo nuovo spettacolo e dei suoi prossimi progetti.
Siamo tutti…Felice, una nuova commedia che ti vede protagonista in scena insieme a Salvatore Gisonna e Fabio Balsamo
«Con questo spettacolo faremo delle anteprime. Non abbiamo ancora una vera e propria distribuzione, ma ci sono tutti i presupposti affinché ci sia. È una commedia esplosiva. In scena siamo tre attori, provenienti da tre percorsi artistici diversi, in più una bambina di dodici anni. Interverranno altri artisti come Gigi D’Alessio, Biagio Izzo, Miriam Candurro, Peppe Iodice, insomma un bel collage».
Di cosa parla lo spettacolo?
«Parla della famiglia Aria, composta da tre fratelli che vivono insieme. Il più grande, Felice (Salvatore Gisonna) è l’amministratore della famiglia, quello che tiene in mano le redini finanziarie. Poi c’è Luigi, il secondo genito (interpretato da Fabio Balsamo) che è un agente immobiliare abbastanza scarso. Ed infine Enzo, il più piccolo dei tre fratelli, che sarei io. Interpreto un cantante neomelodico che cerca di affermarsi nell’ambiente musicale, facendo subire quotidianamente le sue canzoni ai fratelli. Il tutto viene sconvolto dalla presenza di una bambina, che bussa alla porta e si manifesta, ma non dico altro perché altrimenti svelerei troppo. Ma tutta la storia ruota intorno alla famiglia Aria».
Tu, Salvatore Gisonna e Fabio Balsamo, provenite da te percorsi artistici diversi. Come è stato lavorare insieme?
«Ci conoscevamo tutti e tre artisticamente parlando, ma non avevamo mai lavorato insieme prima d’ora. È una formazione nuova, una squadra nuova, e siamo i primi ad essere curiosi di come il pubblico accoglierà il nostro lavoro. Salvatore mi ha proposto il testo. Lo leggemmo ed insieme pensammo che Fabio Balsamo sarebbe stato perfetto per completare questa famiglia. Siccome ho molta di stima di Fabio, decidemmo di provare a proporgli il progetto. Fabio aveva un grande desiderio di tornare a teatro, poiché lui è un attore diplomato all’accademia di arte drammatica, quindi per lui tornare in scena era come riprendere un vecchio percorso. Sono molto felice di averlo come partner, come componente di questo progetto».
Quali sono le tappe di questo spettacolo?
«Dopo il Teatro Mario Scarpetta di Ponticelli, questa sera saremo al Teatro Zona Vomero di Michele Caputo per presentare il progetto alla stampa e poi partiremo per Roma, dal 5 all’8 aprile al Teatro Petrolini. La famiglia Aria si ferma per poi ripartire la prossima stagione in circuito teatrale nazionale».
Per quanto riguarda il Teatro Bolivar, l’anno prossimo la direzione artistica sarà affidata ad Emilio Fede, ci spieghi un po’ quale sarà il tuo ruolo?
«Emilio Fede sarà il direttore artistico del teatro, un po’ il padrino che supervisionerà gli altri direttori artistici. La novità della prossima stagione del Teatro Bolivar è che ogni sezione avrà un direttore artistico, quindi Fede sarà il direttore dei direttori. La sua presenza credo possa dare un valore aggiunto al teatro. Bisogna sempre guardare al futuro con occhi positivi, per qualsiasi cosa. Ognuno di noi è al centro di porte che si chiudono e si aprono. Lui ha deciso di provare aprendo un’altra porta, questo per me significa avere coraggio, ed è un insegnamento per un giovane vedere come una persona di una certa età si metta nuovamente in gioco, nonostante tutto quello che ha fatto, le batoste che ha ricevuto, i pro e i contro. Emilio Fede è un personaggio che o lo ami o no».
Di recente sei tornato dalla Svizzera, dove hai girato sul set di “Un nemico che ti vuole bene”, con Diego Abatantuono, Antonio Folletto, Sandra Milo, Massimo Ghini, Roberto Ciufoli. Quale sarà il tuo personaggio?
«La cosa piacevole è stata quella di avere come partner sul set, l’attore Ernesto Lama. È un attore che stimo tantissimo, nonché grande amico. Ci siamo rivisti dopo ben 15 anni. L’ultima volta a Cortina d’Ampezzo, oggi a distanza di anni ci siamo ritrovati di nuovo sulla neve. Il nostro ruolo, quello mio e di Ernesto, dico nostro perché siamo un po’ come il gatto e la volpe, è un ruolo di chiusura del film. È un cerchio che si chiude con questi due personaggi che arriveranno da Napoli e che approderanno in Svizzera per andare a riprendersi il cugino, da lì ci sarà un colpo di scena, che vedrete poi. Quello che posso dire è che i nostri personaggi sono due tipi abbastanza loschi. Il film uscirà in autunno in tutte le sale».
Per la televisione ci sono progetti in cantiere?
«Al momento no. L’ultimo progetto in tv è stato “Principe Libero”, il biopic dedicato a Fabrizio De André. Però avendo fatto tanto teatro quest’anno non ho avuto il tempo per potermi dedicare ad altro. Poi oltre al lavoro, sono anche un papà di due bambini, quindi mi piace molto passare del tempo con loro ed essere presente nella loro vita».
Per quanto riguarda l’arte? Nel tempo libero continui o l’hai messa un po’ da parte?
«Come si dice, “impara l’arte e mettila da parte” (afferma divertito n.d.r.). Non ho proprio tempo. Mi mancano molto le tele, l’odore della trementina, i pennelli, però al momento ho tante cose in mente ma non riesco a buttarle giù. Sicuramente è un discorso che riprenderò perché per me è una grande passione, alla pari con la recitazione.».