Checco, Miriana e Mario Pio sono i componenti dei Musicomio, la band originaria di Foggia nata nel novembre del 2015. Dopo un inizio che li ha visti vincitori di Area Sanremo con il brano “Come un miracolo”, aggiudicandosi di conseguenza l’ammissione a Sanremo Giovani condotta da Carlo Conti, il gruppo non si è fermato, continuando la loro missione di diffondere il proprio mood musicale. La popolarità non ritarda ad arrivare. Scoperti dal duo comico Pio e Amedeo, vengono coinvolti in alcuni progetti radiofonici e televisivi, fino al successo de “Il Giro del Mondo”, il cui video ha superato il milione di visualizzazioni su YouTube, e “Dall’Italia”. I brani sono stati scelti da Pio e Amedeo come sigla iniziale e finale per il programma TV “Emigratis” andato in onda la scorsa primavera su Italia 1. Da qualche mese sono tornati sulle scene con il nuovo singolo “Baciami al centro di Roma”.
Baciami al Centro di Roma è il titolo del vostro ultimo brano, ce ne parlate?
«È il nostro nuovo singolo che arriva dopo il successo del brano “Il Giro Del Mondo“, che ha superato il milione di visualizzazioni su YouTube, è andato bene anche su Spotify. È un brano che riassume perfettamente il nostro mood testuale e musicale e affronta una tematica molto attuale, un classico brano d’amore che parla della libertà di amare senza pregiudizi, senza nessuna barriera. Roma è intesa simbolicamente come il centro d’Italia, il centro dell’amore».
State lavorando ad un album?
«Stiamo scrivendo, lo facciamo continuamente e ovunque ci troviamo, perché i pezzi non bastano mai. Stiamo lavorando su un centinaio di brani che diventeranno 50, che diventeranno 10, per fare veramente le cose fatte bene e poi abbiamo intenzione di muoverci ogni tre mesi, tirando fuori un singolo alla volta e vedere la risposta sul web».
Il web ultimamente vi ha risposto alla grande…
«Sì, ci ha risposto alla grande, ovviamente siamo in fase di crescita e già è una buona cosa vedere questi feedback positivissimi, ci fa davvero piacere, perché significa che quello che avevamo da dire è arrivato alla gente, quindi speriamo che vada sempre meglio».
Come nascono i Musicomio?
«Nascono a Foggia per puro caso. Ci siamo trasferiti a Milano per cercare di fare questo salto, difficilissimo, ed aprirci le porte dell’olimpo della musica. Il progetto musicale dei Musicomio è nato tre anni fa da un’idea del nostro produttore artistico e coautore dei nostri pezzi, Massimiliano D’Apollo. Da quel momento abbiamo tiratoi fuori diversi brani per generi diversi quali pop, rock, rap, musica elettronica ed indie. Abbiamo messo insieme questi generi diversi e abbiamo visto che la gente risponde in maniera positiva. Anche dal vivo abbiamo un feedback positivo. La gente si diverte, vuole risentirci, insomma sta venendo fuori un bel progetto e speriamo veda luci abbastanza importanti».
La vostra band è stata scoperta da Pio e Amedeo, che vi hanno coinvolto nelle loro incursioni in radio e TV, partecipando anche al programma “Emigratis”.
«Loro due sono il nostro tutto, perché tutto quello che abbiamo fatto è stato grazie a loro. Pio e Amedeo ci hanno “regalato” il grande pubblico. Nel corso della nostra partecipazione ad Emigratis ci siamo esibiti con artisti del calibro di Andrea Bocelli, Claudio Baglioni e Toto Cotugno. Con Toto addirittura è nata un’amicizia, ci ha aperto le porte di casa sua, del suo studio. Con Pio e Amedeo la storia è un po’ bizzarra. Arrivano tre giorni prima in studio e ci propongono di curare la sigla del programma. Abbiamo tirato fuori 20 brani. Abbiamo lavorato sodo in tre giorni. Abbiamo registrato, arrangiato, scritto, mixato e in super extremis abbiamo tirato fuori “Il Giro Del Mondo” e “Dall’Italia”, brani che sono stati scelti come sigla iniziale e finale per il programma “Emigratis”. Questo, ci ha aperto le porte del grande pubblico. Speriamo che sia un crescere positivo. A novembre inoltre abbiamo chiuso al Forum di Assago il tour teatrale del loro spettacolo “Tutto fa Broadway”. Ci auguriamo di tornare nuovamente ad esibirci al Forum, magari con un nostro concerto».
Nel 2015 vi siete aggiudicati l’ammissione a Sanremo Giovani con Carlo Conti. Cosa ha rappresentato per voi quell’esperienza.
«È stata la prima nostra vera esperienza, visto che ci eravamo formati da circa due mesi. Siamo arrivati fino alla fine, poi per svariate dinamiche non è andata a buon fine. Per andare al festival bisogna avere un pezzo importante e poi ci sono delle dinamiche che vanno capite e studiate per poter accedere».
Quali saranno i prossimi progetti?
«Stiamo lavorando alla produzione di un nuovo spettacolo che porteremo in giro nei locali, nei teatri e nelle piazze. Fino ad oggi abbiamo portato in giro uno spettacolo dove, oltre ai nostri brani, ci siamo divertiti a riprendere e proporre, con il nostro mood artistico, alcuni pezzi che hanno fatto la storia della musica italiana, anche qualche brano straniero. Il nostro intento è quello di fare musica e di far divertire il nostro pubblico».