L’attore è tra i protagonisti del film horror d’azione Medium, del regista Massimo Paolucci
L’attore Emilio Franchini è il protagonista del film horror d’azione Medium, del regista Massimo Paolucci, in uscita nelle sale cinematografiche il prossimo 14 ottobre. La pellicola segna l’esordio della sua carriera da attore. Franchini veste i panni del protagonista anche in Una preghiera per Giuda, il film d’azione diretto sempre da Paolucci. Ed in entrambe le pellicole affianca il David di Donatello, Tony Sperandeo.
Sei tra i protagonisti del film Medium del regista Massimo Paolucci, in cui interpreti Walter, un rapinatore. Quanto è stato impegnativo questo ruolo?
«Sono soddisfatto del mio personaggio. È stata una prova con me stesso e penso di aver ripagato la fiducia del produttore, del regista, di chi mi ha scelto. Sono abituato da sportivo, con la boxe ad essere competitivo, quando gioco, gioco per vincere. Medium è stata un’esperienza gratificante, che mi ha dato l’opportunità di apprendere anche da altri attori».
Quale atmosfera si respirava sul set?
«Sul set si respirava un clima familiare e trascorrendo del tempo tutti insieme, sono nate delle amicizie. È stato fantastico. Sono un ragazzo generoso, di cuore che va d’accordo con tutti, che ama stare con persone umili, rispettose e soprattutto allegre».
Cosa ti ha lasciato quest’esperienza?
«Il ruolo è stato impegnativo, mi sono trovato bene nei panni di Walter. Per quanto riguarda l’interpretazione, sono stato facilitato anche dall’aspetto fisico. Devo dire che nella finzione mi piace e mi diverte fare la parte del cattivo, anche se nella realtà sono un bravo ragazzo. Ovviamente non rifiuterei ruoli in film drammatici e in commedie. Devo ammettere che come primo film da protagonista mi è stato assegnato un bel ruolo, un personaggio forte. Sono felice».
Hai recitato al fianco di Tony Sperandeo sia in Medium che nel tuo secondo film Una preghiera per Giuda. È stato appagante recitare al suo fianco?
«Con Tony Sperandeo è nata un’amicizia, durante le riprese di Medium. Si è instaurato un rapporto basato su stima e rispetto. Ho appreso molto da lui. Prima di iniziare le riprese del film Una preghiera per Giuda, siamo stati molto insieme e sono andato anche a Palermo. Tony è un insegnante di recitazione. Insegna a Roma e a Palermo. Stare, quindi, a stretto contatto con lui per tanto tempo, mi ha permesso di imparare, di lavorare sul personaggio, di migliorare la voce, il movimento e di apprendere molto sui tempi sul set. È un attore straordinario».
In questo periodo ti stai preparando per le riprese di un prossimo film?
«Al termine delle riprese di Una preghiera per Giuda mi sono arrivate tante proposte, dopo aver recitato in un anno, in due film, con il ruolo da protagonista».
Potresti svelarci quale sarà il tuo personaggio?
«A breve dovrei partire per le riprese di un nuovo film, ma non so ancora quale sarà il mio personaggio. In verità, stiamo valutando tra diversi progetti, comunque, vorrei continuare a recitare in film d’azione, ma non temo di mettermi alla prova con ruoli diversi, per scoprire le mie capacità attoriali. Spero che le prossime proposte possano concretizzarsi».