Dopo essere stato scelto per aprire le date italiane del tour di James Blunt nel 2018, Mattia De Simone si è dedicato a comporre il singolo Tu sei un’emozione, un brano pop dal mood romantico ed un ritmo coinvolgente con la supervisione artistica di Davide Tagliapietra che anticipa l’uscita a breve del suo primo album. Distribuito da Believe è disponibile su tutte le piattaforme digitali. Fin dalla più giovane età Mattia De Simone dimostra una passione per la musica, in particolare per la chitarra. A 11 anni inizia a prendere lezioni di musica ed entra nell’orchestra scolastica avvicinandosi anche al canto. Nel 2015 riceve dal Comune di Napoli il Premio BonSuarè, come cantautore emergente napoletano nel corso di una serata al Maschio Angioino dedicata alla memoria di Pino Daniele.
Puoi raccontarci come e quando è nato il brano Tu sei un’emozione e del video che l’accompagna?
«Tu sei un’emozione è nata senza che me ne accorgessi, una sera d’estate. Avevo conosciuto una persona che mi ha fatto provare delle emozioni molto forti e, se ci ripenso, è stato proprio come se il brano risuonasse già dentro di me in quei momenti, prima ancora di scriverlo e di comporlo. Mi piace pensare che io sono una specie di contenitore per i miei brani, se così si può dire. Cerco sempre infatti questa spontaneità nei miei pezzi, così come nella vita in generale e nelle persone che incontro. Mi piace molto provare a raccontare le mie storie in video, dargli un senso, per questo ho voluto rispettasse la storia vera della nascita del brano, i veri momenti che ho vissuto».
Nel 2015 hai vinto il Premio Bon Suarè come migliore cantautore napoletano emergente nel corso di una serata al Maschio Angioino dedicata a Pino Daniele. Ci puoi descrivere l’emozione di quel momento e cosa rappresentano per te le canzoni di questo grande autore partenopeo?
«Ero emozionatissimo. Quando si tratta di cantare su palchi così importanti della mia città a cui sono legatissimo, sono sempre molto emozionato. Una serata davvero indimenticabile. Ringrazio ancora oggi il Comune di Napoli per avermi dato l’opportunità di cantare al Maschio Angioino e spero di poterlo rifare. Il Premio ricevuto porta il nome di una leggenda della musica italiana, in particolare di quella napoletana e quindi per me è stato ancora più bello ed emozionante. Pino Daniele ha dato tantissimo a Napoli con la sua musica. Quando ero piccolo mia mamma e mia nonna in macchina mettevano sempre i suoi CD».
Quali sono i cantanti e/o i generi musicali che ascolti per trarre ispirazione per le tue composizioni?
«Cerco sempre di mettere qualcosa di mio nelle canzoni e quindi provo a scavare dentro di me; magari posso essere influenzato da un genere o da un cantante più che da un altro ma non mi ispiro a nessuno in particolare. In generale però i miei cantanti/gruppi preferiti sono i Maroon5, gli One Republic, gli U2, i Coldplay ed ascolto spesso e soprattutto Elton John. Rimanendo in Italia sono stato sempre un fan di Mango ed ascolto anche Alex Baroni, Tiziano Ferro, Vasco ed Eros Ramazzotti».
Nel 2018 hai aperto i concerti delle quattro date italiane del tour mondiale di James Blunt. Ci racconti questa esperienza e cosa porti con te dell’incontro con questo grande autore britannico?
«Ricordo ogni attimo prima di salire sul palco, ricordo l’adrenalina dei primi minuti e gli applausi del pubblico che è stato meraviglioso in ogni città dove siamo andati. Sono stato accolto sempre in modo bellissimo e a tratti mi sembrava che stessero cantando con me. Quella della musica dal vivo è un’energia singolare. Io scrivo per provare ad imprimerla nei miei testi e nella mia musica e per farla arrivare a chi mi ascolta. Quando poi ricevi delle risposte dal pubblico così calorose, così forti, sembra che quell’energia si moltiplichi per 1000. È indescrivibile e se potessi li ringrazierei ad uno ad uno. Meraviglioso è stato anche James Blunt, la sua band, tutto il suo staff e Live Nation che mi hanno fatto sentire sempre come se fossi stato a casa».
Quali progetti in un prossimo futuro? A quando la pubblicazione di un primo album? Vorresti inserire anche delle cover?
«Ora sono molto concentrato per l’uscita di Tu sei un’emozione ovviamente, che anticipa l’uscita del mio primo album. Non vedo l’ora di farla ascoltare. Per il futuro certamente ci saranno belle novità. In generale io preferisco raccontare le mie storie e le mie emozioni in un album, quasi come fosse un libro; magari però qualche cover scappa sempre ogni tanto sui social!».