«La scelta di Elton John è stata dettata dal fatto che è un artista che stimo molto, mi ispira molto e in lui mi rispecchio tanto»
Si chiama Matteo Romano ed è tra i più giovani artisti in gara quest’anno a salire sul palco del Teatro Ariston di Sanremo. “Virale” è invece il titolo del brano con cui si esibirà alla 72esima edizione del Festival della canzone Italiana, scritto dallo stesso Matteo insieme a Dario Faini, Alessandro La Cava e Federico Rossi. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Matteo in attesa di vedere la sua esibizione di questa sera.
Hai 19 anni e sei il più giovane dei cantanti in gara al Festival di Sanremo 2022. Come sti vivendo questa esperienza?
«Sto vivendo tutto con tanta emozione. Non vedo l’ora di salire sul palco e dimostrare il perché sono qua. Credo di essermi meritato questo posto a Sanremo. Me lo sono sudato passando da Sanremo Giovani e non vedo l’ora di dimostrare quello che ho preparato negli ultimi mesi, perché in realtà siamo in ballo da settembre che ho dovuto mandare l’iscrizione a Sanremo Giovani e oggi finalmente si sta realizzando un sogno».
Il tuo successo arriva sui social, che possiamo definirli un’arma a doppio taglio, proprio come il Festival di Sanremo…
«Sì, vado di armi a doppio taglio! Cerco sempre di dare il meglio in ogni cosa e assolutamente ci son sempre dei rischi però se non li si prendono, non si arriva dove si vuole arrivare. Io fortunatamente ho avuto l’opportunità di arrivare a così tante persone grazie a Tik Tok che è stata la mia piattaforma di lancio per arrivare a un pubblico un po’ più ampio. In realtà Sanremo è la stessa cosa. É di nuovo un’opportunità per ingrandire ancora il mio pubblico. La vedo più come un’opportunità che una cosa negativa. Ovviamente ci sono dei rischi, però mi sento di aver portato me stesso al cento per cento, quindi mi sento tranquillo da questo punto di vista. Sono consapevole di quello che porto, cosciente di chi sono come artista, adesso a 19 anni, quindi so che cosa sto facendo partecipando a questo Sanremo, quindi vedremo gli sviluppi».
“Virale” è il titolo del brano con cui partecipi alla 72esima edizione del Festival di Sanremo. Ci parli un po’ della genesi di questa canzone?
«Questo è un brano che parla d’amore e di come un sentimento può essere talmente forte ma anche invasivo, che è difficile farlo uscire dalla propria testa. É un qualcosa di quasi inspiegabile, un’energia che pervade e che in realtà per quanto ci possano essere alti e bassi, per quanto ci possano essere montagne russe è un qualcosa che rimane. Io e gli altri autori del brano, che sono Alessandro La Cava e Federico Rossi abbiamo voluto paragonare questo amore di cui parlo così tanto in maniera coì totalizzante a un brano che va in tendenza e diventa virale, perché alla fine sono cose che non riesci a farti uscire dalla testa e che picchiettano come fossero lì da sempre. É una presa un po’ più giovane della generazione z di quello che è il mondo dell’amore».
Durante la serata delle cover porterai sul palco dell’Ariston “Your song”, celebre brano di Elton John del 1970 in duetto con Malika Ayane. Come mai questa scelta?
«Questa scelta è stata dettata dal fatto che in primis io sono appassionato di lingua inglese da quando sono piccolo. Volevo mostrare questa cosa anche al pubblico sul palco dell’Ariston. Ho pensato che potessero essere una buona scelta, vista l’opportunità di quest’anno di interpretare un brano internazionale, anche perché in realtà ho pensato potesse essere un modo per differenziarmi un po’ dagli altri, dato che sono anche giovane e tra virgolette devo presentarmi. Sono uno tra i meno conosciuti e quindi voglio che sia questo un modo per distinguermi nella mia nota artistica. La scelta di Elton John è stata dettata dal fatto che è un artista che stimo molto, mi ispira molto e in lui mi rispecchio tanto. La sua penna la trovo molto semplice, quasi innocente, soprattutto se parliamo di Your song, quindi mi rispecchio molto anche come metodo di scrittura. La scelta di Malika è stata abbastanza naturale, perché secondo me le nostre voci si sposano molto bene insieme e lei è di una sensibilità veramente forte, quindi ci tenevo ad averla con me nella serata delle cover, poi lei è stata veramente gentile e disponibile ad accettare».§
In gara quest’anno ci sono molti artisti giovani ma ci sono altrettanti artisti veterani della musica italiana…
«Sto vivendo questo Festival un po’ da big e un po’ da fan. É magnifico perché io ho un modo di vedere le persone che seguivo da sempre e poi è un modo per me per essere stimolato. Sono a confronto con la serie A della musica italiana e quindi è un modo per me sicuramente per migliorarmi e fare del mio meglio».
Sei di Cuneo ma di recente ti sei trasferito a Milano per studiare comunicazione e marketing, una scelta un po’ distante dalla musica. Come mai questa scelta?
«Diciamo che io sono sempre stato appassionato dello studio e della scuola in generale. A giugno scorso ho fatto la maturità classica e sono uscito anche con buoni voti. Ho sempre adorato l’ambiente scolastico in generale che mi permetteva di crescere e di essere sempre più curioso, quindi la scelta universitaria è stata abbastanza naturale, poi ho avuto la fortuna anche dalla firma del contratto discografico di poter scegliere con più tranquillità un qualcosa che mi piacesse veramente».
A partire dal 25 febbraio “Virale” uscirà in formato 7 pollici, co un lato A che contiene il brano sanremese e un lato B che contiene “Testa e croce” che ti ha visto vincere a Sanremo giovani…
«Ma in realtà io sono un po’ così, ho questo mood un po’ vintage. Mi piace questa idea perché in quest’ultimo periodo stanno tornando tanto i vinili. É una cosa che a me piace tanto, anche perché non avendo vissuto il periodo dei vinili, questi un po’ mi incuriosiscono, poi pensavo che fosse anche un modo per differenziarmi e farmi conoscere in modo che fosse anche inedito».